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Montebello

Scoperto a rubare in casa Arrestato

 Si è trovata faccia a faccia con il ladro dentro casa e non ha avuto paura di chiudergli la porta in faccia e con lo stesso sangue freddo non ha perso tempo e ha chiamato subito i carabinieri. In pochi minuti – il tutto si è svolto all'incirca nel giro di un'ora - il ladro è stato arrestato e ieri mattina è stato anche processato per direttissima. Siamo nel tardo pomeriggio di lunedì e nella villetta di via Madrid 15 che fa parte di un elegante quartiere residenziale di Montebello, verso le 18.30, marito e moglie si trovano nel seminterrato quando sono attirati da rumori provenienti dal piano di sopra. “Abbiamo sentito un colpo secco provenire dalla nostra camera da letto e mia moglie si è premurata di andare a vedere che cosa stesse succedendo – racconta Franco Cortese, il marito -. Appena salite le scale ha raggiunto il corridoio del pian terreno che dà accesso alle stanze principali della casa. Con sua grande sorpresa si è imbattuta in un ragazzo che stava venendo nella sua direzione mentre stava uscendo dalla camera. Vedendolo ha immediatamente capito che non poteva essere altri che un ladro appena entrato. E allora ha avuto la pronta reazione di chiudergli la porta della camera e attirare l'attenzione mettendosi a gridare: “C'è un ladro in camera, abbiamo un ladro in casa”, e in questo modo facendolo scappare. Non ci abbiamo pensato due volte a chiamare subito i carabinieri facendo il numero della stazione di Montebello”.

Il ladro, che con tutta probabilità nel momento in cui è stato scoperto dalla signora stava andando a perlustrare il resto della casa in cerca di altri posti dove rovistare per aumentare il suo illecito bottino, ha dovuto invece darsela a gambe levate, e alla svelta, lasciandosi dietro quello che aveva preso dai cassetti dei comodini che erano stati aperti e lasciati con la roba in giro, uscendo per la stessa finestra che affaccia sul giardino e sulla strada di cui aveva forzato poco prima il telaio scassinandolo con un grosso cacciavite. I carabinieri della compagnia di Valdagno del capitano Mauro Maronese nello stesso momento erano già presenti nella zona dando corso alle attività previste nel piano di contrasto dei furti in abitazione con alcune pattuglie delle stazioni di Montebello e Trissino e hanno fatto scattare l'operazione per la cattura del ladro. Gli uomini del comandante Maronese dopo aver delimitato l'area in qui poteva ancora trovarsi ed effettuato accurate verifiche delle auto e delle persone provenienti dalla zona tenuta sotto controllo, hanno così individuato e fermato un veicolo sospetto. A bordo due dei tre occupanti risultavano avere precedenti specifici per furto e possesso di strumenti da scasso e venivano condotti in caserma per ulteriori accertamenti durante i quali il ragazzo alla guida è stato indicato come l'autore del tentato furto di un'ora prima.

E' quindi scattato l'arresto in flagranza di reato per il serbo Nenad Radulovic, di 23 anni, residente a Montorso, con precedenti penali, che era al volante dell'auto in proprietà del padre. I suoi due presunti complici sono finiti invece deferiti in stato di libertà all'autorità giudiziaria per il reato di concorso in tentato furto aggravato in abitazione. Si tratta del bosniaco B.A., 22 anni, anche lui pregiudicato, trovato irregolare in Italia, senza fissa dimora ma che è stato visto bazzicare tra Montebello e Montorso. Stessa sorte per la diciottenne italiana A.M., residente ad Arzignano, incensurata, che è studentessa di un istituto superiore cittadino. Ieri a mezzogiorno avanti al tribunale di Vicenza Radulovic è stato processato per direttissima.

Il comandante della compagnia di Valdagno, capitano Mauro Maronese, spiega quali sono stati gli elementi per la riuscita della brillante operazione messa a segno. “Da giorni siamo impegnati nell'attività di presidio del territorio che coinvolge diverse pattuglie delle stazioni che si presentano sia in divisa che in borghese per dare attuazione al piano di prevenzione e repressione finalizzato al contrasto dei furti in abitazione – spiega il comandante -. Oltre a questo, quello che questa volta nello specifico ha fatto la differenza per una rapida conclusione positiva dell'operazione è stata la tempestiva quanto precisa segnalazione da parte della parte lesa che ha fatto scattare l'azione permettendo l'immediata individuazione delle persone sospette e che ha portato al successivo arresto”.

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