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Montecchio Maggiore

Scomparso da sette mesi: «Trovate
il nostro Daniele». Task force di alpinisti

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L'escursionista scomparso, Daniele Mezzari, e una fase delle ricerche
L'escursionista scomparso, Daniele Mezzari, e una fase delle ricerche
L'escursionista scomparso, Daniele Mezzari, e una fase delle ricerche
L'escursionista scomparso, Daniele Mezzari, e una fase delle ricerche

«Per favore, trovate il nostro Daniele». È lo straziante appello - lanciato attraverso il nostro giornale - di Sergio, Norma ed Enrico, padre, madre e fratello di Daniele Mezzari, l'elettricista di 42 anni di Montecchio scomparso il 25 gennaio sul Pasubio durante un'escursione in solitaria. Dopo sette mesi di lui ancora nessuna traccia nonostante le ampie ricerche, durate settimane, in un'area di oltre 100 chilometri quadrati, con il dispiegamento di 100 persone e l'impiego di tre tipi di unità cinofile, elicotteri e pure droni altamente sofisticati. «Sappiamo che hanno fatto di tutto per trovarlo - affermano i familiari - e non finiremo mai di ringraziare prefettura, soccorso alpino, protezione civile, vigili del fuoco e tutti coloro che si sono prodigati. Hanno proseguito le ricerche oltre il tempo stabilito in questi casi. Si sono calati anche nei crepacci. Ora chiediamo di fare un ultimo tentativo per ritrovarlo, non sapere dove sia, cosa gli possa essere accaduto è un dolore immenso».

 

Dopo aver letto sul nostro Giornale l'accorato appello della famiglia dell'escursionista che chiedeva una ripresa delle ricerche, il capogruppo in Consiglio comunale, e segretario della Lega di Montecchio, Maurizio Meggiolaro, ha deciso di attivarsi. «Vorrei organizzare un gruppo di persone esperte, che quindi sappiano come andare e muoversi in montagna, per andare a cercare Daniele - spiega -. L'appello dei suoi genitori mi ha molto colpito e non può cadere nel vuoto. Dobbiamo fare qualcosa». Intenzione di Meggiolaro è quella di coinvolgere il Cai, il Nordic Walking e altre associazioni di alpinismo e organizzare una spedizione sul Pasubio. «Ovviamente sarebbe organizzata, coadiuvata e coordinata dagli enti competenti come il Soccorso Alpino - prosegue - non certo un qualcosa fai da te. Insieme ad altre persone quindi cerchiamo volontari disposti ad aderire. Vorremmo provare a riportare Daniele a casa».  

Antonella Fadda

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