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Schiava del sesso a 56 anni Sigilli alla casa a luci rosse

I sigilli alla porta di ingresso dopo l’operazione della polizia locale.  A.F.Pattuglie intervenute per il blitz nell’appartamento di via Edison.  A.F.
I sigilli alla porta di ingresso dopo l’operazione della polizia locale. A.F.Pattuglie intervenute per il blitz nell’appartamento di via Edison. A.F.
I sigilli alla porta di ingresso dopo l’operazione della polizia locale.  A.F.Pattuglie intervenute per il blitz nell’appartamento di via Edison.  A.F.
I sigilli alla porta di ingresso dopo l’operazione della polizia locale. A.F.Pattuglie intervenute per il blitz nell’appartamento di via Edison. A.F.

Una schiava del sesso, viene liberata dalla polizia locale “dei Castelli”. Era obbligata a prostituirsi e viveva in un incubo una donna di 56 anni di nazionalità cinese che doveva ricevere clienti a ogni ora del giorno e della notte. Arrivata in Italia diversi anni fa per lavorare come operaia era stata indotta da un connazionale, A.Z. di 62 anni, a operare nel mercato del sesso. Per “convincerla” il connazionale le aveva sequestrato passaporto e permesso di soggiorno. Una prigionia che è finita l’altro giorno con il blitz della polizia locale in via Edison al civico 2 di Alte Ceccato. Il continuo andirivieni di uomini era stato segnalato dai residenti al comando di largo Boschetti e gli agenti hanno avviato le indagini, con appostamenti e verifiche nei siti online. Fino all’altro giorno quando gli uomini del comandante Massimo Borgo si sono così presentati nell’appartamento. All’interno hanno trovato la donna, che vive da sola, che ha spiegato di esser arrivata regolarmente in Italia da diversi anni. Grazie al supporto di un interprete ha raccontato di abitare a Montecchio da qualche settimana e che, oltre a doversi prostituire, doveva consegnare il 60 per cento degli incassi al connazionale. Quest’ultimo si occupava di pagare l’affitto e le bollette e le portava settimanalmente la spesa. Stando agli accertamenti, fissava gli appuntamenti con i clienti, di ogni età e nazionalità, e le tariffe che variavano dai 50 ai 100 euro a seconda della prestazione. L’appartamento è stato sequestrato e all’ingresso sono stati posti i sigilli. Ora le indagini proseguono anche sull’affittuario dell’appartamento, probabilmente un altro cittadino cinese, e sui proprietari italiani dell’alloggio. Per A.Z., che per il momento è risultato irreperibile, è prevista dalla polizia locale la denuncia per sfruttamento della prostituzione. «Il sequestro - spiega il comandante Borgo - è stato eseguito per impedire che la libera disponibilità dell’immobile possa aggravare le conseguenze del reato già commesso o agevolarne altri. Durante l’apposizione dei sigilli, i residenti ci hanno ringraziato per aver posto fine ad una situazione di difficile convivenza, visto anche che nei dintorni vivono molti bambini e ci sono numerosi negozi. Questo è anche un messaggio chiaro ai proprietari di appartamenti che, per qualche euro in più di affitto, non si curano di che cosa si fa nelle loro proprietà». «Il trasferimento, a breve, del Comando in piazza San Paolo - afferma il sindaco Milena Cecchetto - darà ancora maggior sicurezza alla zona. Il contrasto a qualsiasi affare illecito resta una delle priorità di questa Amministrazione. Ringrazio il comandante e i suoi uomini per questa importante operazione». In città prosegue la guerra contro la prostituzione anche lungo le strade. Due giorni fa gli agenti hanno fermato e identificato cinque clienti in compagnia di lucciole. Tutti sono stati multati con una sanzione di 500 euro, come previsto dal regolamento comunale di polizia urbana per chi fa salire in auto persone dedite al meretricio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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