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Montecchio Maggiore

Ponte chiuso ad Alte, è caos: mezz'ora per fare tre chilometri

Incolonnamenti, rabbia e rassegnazione tra chi ieri mattina è rimasto a lungo incolonnato per la chiusura di via Battaglia (Foto TROGU)
Incolonnamenti, rabbia e rassegnazione tra chi ieri mattina è rimasto a lungo incolonnato per la chiusura di via Battaglia (Foto TROGU)
Incolonnamenti, rabbia e rassegnazione tra chi ieri mattina è rimasto a lungo incolonnato per la chiusura di via Battaglia (Foto TROGU)
Incolonnamenti, rabbia e rassegnazione tra chi ieri mattina è rimasto a lungo incolonnato per la chiusura di via Battaglia (Foto TROGU)

Mezz’ora per percorrere tre chilometri. È la nuova realtà con cui dovranno fare i conti i cittadini di Montecchio, e anche chi arriva da fuori città, dopo la chiusura del cavalcaferrovia di via Battaglia per i lavori della Tav. Il conto alla rovescia alla riapertura è partito ieri mattina e, ad oggi, saranno 269 i giorni che dovranno passare prima che il nuovo cavalcavia sia percorribile dalle auto. 

Il percorso Una prova sul campo, insieme agli automobilisti che ogni giorno dovranno transitare sulla Strada del Melaro per arrivare fino al rondò del casello A4, poi la bretella e da lì imboccare la futura Superstrada Pedemontana Veneta verso le due valli del Chiampo e dell’Agno oppure ritornare verso la città castellana. La partenza è dalla piccola rotatoria sul Melaro accanto al sottopasso di via Cimarosa in direzione casello A4. Il cronometro scatta alle 7.30 precise, orario di punta per chi deve recarsi al lavoro. Nemmeno 20 metri dopo inizia la coda in entrambi i sensi di marcia. Diversi auto o mezzi pesanti decidono già di transitare nel primo bypass per evitare la rotatoria dell’A4: svoltano verso via Selva Bassa in direzione Soastene e quindi Brendola. Ci vorranno quasi 20 minuti, esattamente 18 minuti e 15 secondi, per arrivare al rondò.

I furbetti Ovviamente non mancano i soliti furbetti “saltafila” che invece di attendere pazientemente in colonna, come fanno tutti, decidono pericolosamente di percorrere la strada sterrata a destra. Il secondo “punto nero” è proprio la rotatoria. Le pattuglie della polizia locale “dei Castelli” vigilano sul traffico ma i mezzi che escono dal casello hanno difficoltà a immettersi nel rondò, con conseguente fila interminabile in A4. Qualche tir non riesce facilmente a svoltare dato che i “jersey” in cemento, posti davanti all’ingresso del cavalcaferrovia, non permettono manovre agevoli (le transenne sono state spostate in giornata per aiutare i mezzi pesanti). Ma c’è anche qualcuno che tenta ugualmente di passare in bicicletta, prontamente fermato dagli agenti.

Code e disagi Il transito nella bretella “regala”, nella seconda parte, altre code fino ad arrivare nel rondò fra Montecchio e Montebello. Incolonnamenti anche in viale Milano fino al rondò del Cavallo di Alte. Tempo di percorrenza totale: 29 minuti e 45 secondi. Stesso il percorso al ritorno con code ad elastico ma per arrivare al rondò Cimarosa ci sono voluti circa 20 minuti. «Come purtroppo avevamo previsto i rallentamenti sono stati inevitabili - ha affermato il sindaco, Gianfranco Trapula, che ieri mattina ha fatto un sopralluogo -. In questa prima fase terremo sotto controllo l’andamento della viabilità nei diversi orari della giornata in modo da intervenire dove sarà possibile con la polizia locale».

Il monitoraggio Se Montecchio piange, Altavilla non sorride. Traffico, disagi e colonne anche sulla Sr 11, in particolare all’altezza dei tre semafori di Tavernelle. Anche il sindaco altavillese, Carlo Dalla Pozza, ha fatto un sopralluogo lungo le strade, interne ed esterne, del suo paese. Per poi ritrovarsi con il collega montecchiano in un summit improvvisato proprio sul Melaro. «Oggi è stato “solo” il primo giorno - ha commentato -. Stiamo studiando il traffico, vediamo cosa succederà prossimamente». 

Antonella Fadda

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