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Pfas a porte chiuse, scatta la protesta

Un impianto di filtraggio con carboni attivi installato per risolvere l’emergenza Pfas nel territorio
Un impianto di filtraggio con carboni attivi installato per risolvere l’emergenza Pfas nel territorio
Un impianto di filtraggio con carboni attivi installato per risolvere l’emergenza Pfas nel territorio
Un impianto di filtraggio con carboni attivi installato per risolvere l’emergenza Pfas nel territorio

La Miteni di Trissino organizzerà a Montecchio, domani, un incontro sui Pfas sollecitato dagli amministratori comunali del territorio che vogliono avere maggiori informazioni scientifiche sull'argomento, ma nell’Ovest Vicentino scoppia la polemica. Accompagnata dall’annuncio di un sit-in di manifestanti, organizzato per le 18 dello stesso giorno davanti alla Corte delle Filande.

Il «workshop» per parlare di perfluori, come lo ha definito la stessa Miteni in una nota, non prevede infatti la presenza del pubblico nella sala civica messa a disposizione alle 18 di domani dal Comune. Un incontro a porte chiuse, dunque, che soltanto, ieri, dopo che il 10 febbraio era circolata una lettera, firmata dal presidente del consiglio Claudio Meggiolaro, si è deciso di videoregistrare, «su richiesta di alcuni consiglieri» scrive Miteni. E che sarà messa a disposizione del pubblico. Nello stesso documento, inoltre, era specificato che su richiesta di Miteni, «l’incontro informale, non aperto al pubblico» era stato organizzato dal presidente della commissione Ambiente e Territorio, Maurizio Scalabrin.

Il workshop sui Pfas, a cui seguirà una sessione di lavoro, porterà la firma dell’Università di Milano a cui Miteni ha chiesto di riassumere tutte le conoscenze oggettive sui Pfas contenute negli studi internazionali. Invitando il prof. Angelo Moretto, direttore del centro internazionale per la Prevenzione sanitaria dell’ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano, ad esporre ed illustrare le ricerche condotte su questo tema.

L’esclusività dell’incontro non è piaciuta, però, all’ex candidato sindaco Pietro Gervasio, che dalle pagine dei social ha lanciato il sit-in e fatto sapere: «Vedere un documento del genere mi fa venire solo rabbia. Chi amministra la vita pubblica si chiude nelle stanze a parlare di un argomento che spaventa, ma in campagna elettorale promette ai cittadini la trasparenza. Chi ci governa dovrebbe farsi carico delle paure, dei dubbi, delle preoccupazioni delle persone». «Ci teniamo a sottolineare che la nostra sarà una manifestazione pacifica e tranquilla - ha però chiarito uno degli organizzatori della manifestazione, Diego Meggiolaro -. Saremo presenti per evidenziare che non è corretto che una tale argomento si dibatta a porte chiuse. A Montecchio non è mai stata organizzata una serata pubblica dove i cittadini possano fare domande agli esperti e ottenere risposte certe».

La protesta non si esaurirà domani. Un altro corteo di manifestanti parteciperà domenica al carnevale di San Valentino di Montecchio, dove verrà distribuito un documento sui Pfas. La domenica successiva, alle 20.30, invece, il cinema San Pietro ospiterà l’incontro pubblico: “Pfas- Arriva Greenpeace” dove saranno presenti gli attivisti con Giuseppe Ungherese, responsabile per la campagna “Detox”, insieme ad altre autorità in materia di Pfas. Interverranno anche alcuni medici accreditati per il workshop internazionale sui perfluori, organizzato a Venezia dall'Istituto superiore di Sanità il 22 e 23 febbraio.

Miteni nei giorni scorsi è intervenuta sulla relazione della commissione parlamentare: «Stiamo approfondendo i contenuti ma già dalla prima lettura appare evidente che si tratta di un documento incompleto, privo di rigore scientifico che porta ad evidenti contraddizioni e a una approssimazione inaccettabile quando si affronta un tema così complesso e rilevante» scrivono dall’azienda.

Antonella Fadda

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