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Pedemontana, aperto il primo tunnel

L’abbattimento dell’ultimo diaframma. FOTOSERVIZIO COLORFOTO
L’abbattimento dell’ultimo diaframma. FOTOSERVIZIO COLORFOTO
L’abbattimento dell’ultimo diaframma. FOTOSERVIZIO COLORFOTO
L’abbattimento dell’ultimo diaframma. FOTOSERVIZIO COLORFOTO

Una forte vibrazione poi la polvere e infine gli operai che aprono la breccia. Sono circa le 12.30 quando l’ultimo diaframma della canna nord della galleria di Sant’Urbano della Superstrada Pedemontana Veneta viene abbattuto dagli operai che entrano dall’altro versante fra gli applausi generali. La galleria castellana è una delle opere più importanti, da un punto di vista tecnologico, dell’intera arteria viaria e la seconda per lunghezza, con 1.531 metri, dopo quella di Malo.

LAVORI. È stata una cerimonia semplice ma molto partecipata, quella di ieri mattina, e suddivisa in due momenti. Prima, nella canna sud dal versante montecchiano, è stato possibile assistere all’avanzamento dei lavori con lo scoppio di una carica di esplosivo. Lavori che saranno completati entro fine mese. Successivamente è toccato alla canna settentrionale della parte trissinese dove la parete di roccia è crollata sotto i colpi della benna. Per la costruzione della galleria sono stati scavati 420 mila metri cubi di roccia, utilizzati circa 300 mila metri cubi di calcestruzzo e 280 chilogrammi di esplosivo. Il commissario straordinario all’infrastruttura che si snoderà da Montecchio fino a raggiungere Spresiano, Silvano Vernizzi, il presidente di Sis, l’ente che si occupa della costruzione della Spv, Matterino Dogliani, e l’assessore regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti, hanno voluto salutare ad uno ad uno i circa 40 operai impegnti nel cantiere, congratulandosi con loro per il lavoro eseguito.

REGIONE. L’assessore regionale ha voluto evidenziare che la Pedemontana è l’opera viaria più importante a livello veneto: «Ed è fortemente voluta dal territorio – ha dichiarato De Berti -. Quando sono 36 i Comuni interessati, al di là di quelli che contestano, e per garantire lo sviluppo chiedono un’infrastruttura di questo tipo, è doveroso che la Regione ci creda».

SINDACI. All’evento non sono voluti mancare ieri mattina molti sindaci e amministratori dei Comuni vicini a Montecchio, da Arzignano a Trissino. «Per i nostri territori questa sarà una strada molto importante – ha detto il sindaco castellano Milena Cecchetto –. Una nuova infrastruttura significa sviluppo, nuovi passaggi sul territorio e nuove possibilità per i nostri cittadini». Alla cerimonia era presente pure il sindaco di Brogliano Santo Montagna, in rappresentanza della Provincia come consigliere delegato alla pianificazione territoriale, il quale ha osservato: «Una strada nuova non ha mai portato carestia, quindi che ben vengano queste opere. La nostra valle, magari, la meritava prima, comunque è sempre meglio tardi che mai».

SIS. «Per me è sempre un’emozione partecipare all’apertura di una galleria: questo significa la fine delle preoccupazioni per i minatori e per i tecnici – ha osservato il presidente Dogliani -. Questo è un lavoro molto importante, abbiamo è vero ritardato un po’ con il cronoprogramma, stavolta non per colpa nostra ma perché ci è stato vietato il terzo turno, per non disturbare i cittadini, e tutto ciò ha naturalmente un costo. Il nostro obiettivo è quello di anticipare i tempi e stiamo sicuramente facendo la nostra parte anche economicamente». «Credo che riusciremo a rispettare le tempistiche per il completamento – ha aggiunto il commissario Vernizzi – cioè entro la fine del 2018, magari con l’eccezione di Malo. Dopo anni di critiche questa è una rappresentazione vera di cosa significa realizzare un’opera».

Antonella Fadda

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