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Morto per infarto Trovato in casa dopo dieci giorni

Per entrare nell’appartamento di Barban sono intervenuti i pompieriI vicini di casa preoccupati hanno lanciato l’allarme ai carabinieri
Per entrare nell’appartamento di Barban sono intervenuti i pompieriI vicini di casa preoccupati hanno lanciato l’allarme ai carabinieri
Per entrare nell’appartamento di Barban sono intervenuti i pompieriI vicini di casa preoccupati hanno lanciato l’allarme ai carabinieri
Per entrare nell’appartamento di Barban sono intervenuti i pompieriI vicini di casa preoccupati hanno lanciato l’allarme ai carabinieri

I vicini di casa non lo vedevano da qualche giorno. E non avendolo più incontrato sul pianerottolo e nemmeno nel condominio avevano creduto fosse partito per le vacanze. Invece, era stato colto da un malore improvviso che non gli aveva lasciato scampo. Si era sentito male in salotto e, non riuscendo a chiedere aiuto, si era accasciato sul pavimento. Lì il suo corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato rinvenuto solo ieri, a una decina di giorni di distanza da quell’attacco di cuore che lo aveva stroncato. Gianfranco Barban, 65 anni, è stato trovato privo di vita, dopo l’allarme lanciato dai vicini di casa, nella palazzina di via Borgolecco 26. Sofferente di cuore, viveva da solo e pare non abbia parenti in paese. Qualche vicino di casa si era insospettito per non averlo incontrato da qualche giorno e per questo motivo ha allertato la centrale operativa del 112 dei carabinieri della compagnia di Valdagno. Sul posto sono giunti una pattuglia della stazione di Montebello e una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Arzignano. L’accesso all’abitazione è stato agevole, poiché la porta di ingresso non era chiusa a chiave. Una volta all’interno dell’appartamento, che si trova al terzo piano, i soccorritori hanno scoperto ciò che era accaduto. Il corpo di Barban, che pare avesse lavorato a lungo alle Poste prima di andare in pensione, era a terra in salotto. I militari dell’Arma hanno subito compiuto accertamenti per una sommaria verifica sulle cause del decesso. Non riscontrando segni di morte violenta, e quindi riconducibili a una possibile aggressione, hanno confermato la morte per cause naturali grazie anche all’intervento dei sanitari del Suem. Il 65enne era conosciuto in zona per la sua attività lavorativa svolta prima di andare in pensione ed era considerato una persona riservata. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Guarda

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