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Meccanica, super laboratorio al Ceccato

Famiglia Trevisan, amministratori comunali e provinciali, responsabili del Ceccato e imprenditori.  TROGUIl nuovo tornio a controllo numerico donato da  a GT Trevisan.  TROGU
Famiglia Trevisan, amministratori comunali e provinciali, responsabili del Ceccato e imprenditori. TROGUIl nuovo tornio a controllo numerico donato da a GT Trevisan. TROGU
Famiglia Trevisan, amministratori comunali e provinciali, responsabili del Ceccato e imprenditori.  TROGUIl nuovo tornio a controllo numerico donato da  a GT Trevisan.  TROGU
Famiglia Trevisan, amministratori comunali e provinciali, responsabili del Ceccato e imprenditori. TROGUIl nuovo tornio a controllo numerico donato da a GT Trevisan. TROGU

Un nuovo polilaboratorio di meccanica per l’istituto “Silvio Ceccato” di Montecchio Maggiore. Per realizzarlo sono serviti 200 mila euro. Sono stati necessari per adibire e sistemare tre nuove sale, posizionate nel seminterrato, con stanziamento della Provincia. All’interno dei nuovi ambienti scolastici trova posto una ventina di strumentazioni fra cui spicca il tornio a controllo numerico donato dall’azienda GT Trevisan: il suo valore sfiora i 100 mila euro, per l’esattezza è di 90 mila euro. È stata davvero una giornata storica per la sede di via Veneto della scuola superiore castellana, dove ieri mattina si è svolta la cerimonia di inaugurazione del moderno polilaboratorio, dedicato a Girolamo “Mario” Trevisan, l’imprenditore montecchiano da sempre molto legato alla scuola e mancato alcuni anni fa. All’intitolazione erano presenti i rappresentanti della Provincia, dell’amministrazione comunale, di Confindustria Vicenza e di Confartigianato, nonché molti imprenditori montecchiani e la famiglia Trevisan. «È davvero una giornata importante per noi e ci siamo arrivati grazie alla collaborazione di tutti - ha detto la dirigente, Antonella Sperotto -. Questi laboratori sono molto utili per i nostri ragazzi e per la loro preparazione. Da oggi è un nuovo inizio e quindi invitiamo gli imprenditori che sono sempre al nostro fianco ad aiutarci per ampliarlo con nuove strumentazioni». Appello appoggiato anche da Moreno Michelazzo di Confindustria che ha proposto di ampliare il “parco macchine” dei laboratori. «Con tenacia e costanza si arriva ai risultati - ha aggiunto - e la scuola lo ha dimostrato diventando un esempio per gli studenti». Di stretto legame fra l’istituto e territorio hanno parlato il consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica, Cristina Balbi e il sindaco Gianfranco Trapula. «Dietro un progetto di una scuola c’è una storia di una famiglia, di imprenditoria e affetti - ha detto Balbi - è incredibile la forte sinergia che si vede e si sente». «Grazie alla collaborazione di Istituto, Provincia e Comune, da oggi gli studenti avranno il polilaboratorio - ha osservato Trapula -. Questa è una scuola davvero speciale che non forma solo studenti ma persone». A illustrare i lavori, realizzati in soli tre mesi, sono stati l’architetto Giuseppe Pilla e Luca Vellar della Provincia. Entrambi hanno spiegato come sono state realizzate le opere, dal taglio del cemento armato per ottenere più luminosità nei laboratori, fino al rinforzo della pavimentazione per poter posizionare le diverse strumentazioni, che pesano diversi quintali, nelle tre sale. Sale che hanno una superficie totale di circa 200 metri quadrati e che erano state addobbate con coccarde tricolori realizzate dagli studenti disabili. Durante la cerimonia si è anche tanto parlato di Mario Trevisan e della sua figura di imprenditore illuminato e che credeva nei ragazzi e nell’orgoglio delle tute blu. Idee che la famiglia ha voluto continuare anche oggi confermando l’appoggio alla scuola. In ringraziamento alcuni ragazzi hanno realizzato e proiettato un video molto emozionante che ripercorre la sua vita e, infine, è stata scoperta la targa con l’intitolazione e un quadro che raffigura Trevisan. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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