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Lavori al via, nuovo casello tra 4 anni

Ben 1.440 giorni, in pratica quattro anni, salvo intoppi, perché il nuovo casello A4 fra Montecchio e Montebello veda la luce. Un’opera da 60 milioni di euro. La tempistica è stata ufficialmente confermata ieri al Comune dal direttore dei lavori dell’infrastruttura, Enrico Luigi Arini, e da Andrea Passerini capo commessa esecuzione per la società Autostrada Brescia-Padova. Dopo le opere di allestimento del cantiere, già effettuate nelle scorse settimane, a giorni prenderanno il via i lavori veri e propri della nuova autostazione, ritenuta fondamentale per deviare definitivamente da Alte Ceccato il traffico da e per l’autostrada e come anello di congiunzione tra l’autostrada A4 e la Superstrada Pedemontana Veneta. Anche se restano confermati due annidi sfasamento tra le due opere. Il nuovo casello e i collegamenti viabilistici saranno completati tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. In pratica le tempistiche parlano almeno di 46 mesi. «È purtroppo la conseguenza delle lungaggini che si sono create prima per le questioni di nuovi bandi e gare d’appalto e poi perché il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, aveva legato i lavori del casello a quelli della Tav - osserva il sindaco di Montecchio Gianfranco Trapula -. La scorsa estate, grazie alle pressioni dei Comuni del territorio, della Provincia e delle categorie economiche, e in sinergia con l’allora ministro Erika Stefani, con la Regione e con Spv, quest’ultimo aspetto è stato risolto togliendo il vincolo fra casello ed alta velocità». A maggio, infatti, durante una riunione in municipio era stato improvvisamente reso noto che esisteva una prescrizione del Cipe, risalente a 2 anni prima, che imponeva di stipulare una convenzione tra Ferrovie, ministero dei Trasporti, Autostrada e Consorzio Iricav Due. La direttiva avrebbe allungato in maniera esponenziale i tempi di costruzione e creato numerosi disagi alla viabilità. Nelle settimane successive era però arrivato lo sblocco. Se da una parte, nel giro di pochi mesi, era stata trovata la quadra c’è da dire che dall’altra rimane comunque uno sfasamento di circa due anni tra le previsioni di apertura totale della Spv e la successiva attivazione del nuovo casello A4. «Siamo in attesa che Pedemontana comunichi i risultati dell’analisi sui futuri flussi di traffico sullo snodo di Montecchio - prosegue il primo cittadino -. Serviranno proposte immediate in merito a una viabilità provvisoria di emergenza, che vada a colmare, per quei due anni di sfasamento, la mancanza di un collegamento diretto tra casello e Superstrada. Non possiamo permetterci il collasso dell’intera viabilità dell’Ovest Vicentino: ognuno deve fare la sua parte affinché questo non accada». Proprio la viabilità sarà l’ostacolo principale da superare, durante i mesi in cui la Superstrada sarà aperta mentre il casello sarà in costruzione. Basti solo pensare che, ad oggi, nello snodo di Alte Ceccato circolano quotidianamente circa 50 mila veicoli provenienti dalle valli dell'Agno e del Chiampo e lungo l'asse est-ovest e quello nord-sud della Sp 500 e Sp 12, della Sr 11 e della Strada del Melaro. Tutte arterie che, per un motivo o per l'altro, convergono sull’attuale casello castellano per l'ingresso in autostrada. Con l'apertura della Spv è facile pensare che si verificherà un aumento consistente dei volumi di traffico. Mezzi pesanti e automobili inevitabilmente si riverseranno anche sulle strade locali per raggiungere la A4. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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