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La maggioranza si alza e se ne va Schiaffo a Trapula

I banchi vuoti della maggioranza leghista e civica in Consiglio comunale.  FADDA
I banchi vuoti della maggioranza leghista e civica in Consiglio comunale. FADDA
I banchi vuoti della maggioranza leghista e civica in Consiglio comunale.  FADDA
I banchi vuoti della maggioranza leghista e civica in Consiglio comunale. FADDA

Terremoto in consiglio comunale a Montecchio Maggiore, la maggioranza abbandona la seduta che viene sospesa. Mai si erano visti, nella storia amministrativa castellana, i banchi vuoti da parte di chi aveva vinto le elezioni. E il tutto è avvenuto ad appena due mesi dal voto comunale. In due diverse fasi della serata i consiglieri della Lega, prima, e delle due civiche “Trapula sindaco” e “Lista Montecchio”, dopo, hanno lasciato l’altra sera il Consiglio, rendendo di fatto impossibile proseguire poiché non era garantito il numero legale. Costringendo così la vicepresidente del Consiglio, Annamaria Lucantoni, ad interrompere la seduta e rimandarla. Un segnale forte nei confronti del sindaco leghista, Gianfranco Trapula, ma che non ha niente a che vedere con i punti all’ordine del giorno in discussione. Un segnale che, chiaramente, indica dei mal di pancia in seno alla maggioranza, in particolare in casa Lega, ed esploso lunedì in maniera dirompente. Un malumore che, a quanto pare, sembra essere per buona parte legato alla nomina della Giunta dal primo cittadino che ha così escluso altri consiglieri. Consiglieri che avevano portato un consistente bagaglio di voti alle amministrative. Il malcontento ha continuato a crescere fino a sfociare nel gesto plateale dell’altra sera. Una seduta che è iniziata con un’ora di ritardo a causa del prolungarsi dell’assemblea pubblica riguardante la costituzione di una società partecipata per la realizzazione di un impianto di trattamento dei fanghi. All’appello, su 7 consiglieri leghisti ne erano presenti quattro, con Romano Nostrali che ha lasciato la seduta dopo i primi 5 minuti. Assenti giustificati anche Marco Peruzzi della lista civica Trapula e Maurizio Scalabrin del Pd. Al primo punto in discussione in consiglio c’era, infatti, la delibera riguardante il gassificatore. Non appena il documento è stato approvato il capogruppo leghista Maurizio Meggiolaro, Andrea Bertinato e Gianluigi Lorenzi hanno abbandonato la sala consiliare. Dopo una riunione di maggioranza la seduta è proseguita con il numero legale assicurato dalla presenza delle opposizioni e, arrivati al quarto punto, Claudio Beschin ha fatto un appello al sindaco chiedendo «di metter mano ad alcune scelte e tarare il tutto per creare un clima positivo». Trapula dal canto suo ha risposto ringraziando i consiglieri presenti «che hanno fatto un gesto di responsabilità perché non rappresentano solo loro stessi ma anche chi li ha votati». A quel punto il presidente del Consiglio, Gianluca Peripoli, ha annunciato che subito dopo la votazione anche i consiglieri di maggioranza rimasti, Anna Savegnago, Saverio Gonella, Beschin e lo stesso Peripoli avrebbero lasciato la seduta, invitando la maggioranza a ritrovare vigore e slancio. «Sono certo che si è trattato solo di un momento di debolezza e che tutto verrà appianato», ha aggiunto. La decisione ha però scatenato la protesta delle opposizioni: «Abbiamo assicurato la nostra collaborazione per far proseguire la seduta e ora ci dite che andate via? – ha detto Pierangelo Carretta -. Il vostro non è certo un comportamento corretto e appropriato». All’indomani dell’exploit, la Lega castellana prova a gettare acqua sul fuoco con un’apertura al dialogo e dando un primo segnale di schiarita. «In merito alle assenze dei consiglieri del gruppo - spiega Meggiolaro - ci sono state delle incomprensioni fra il gruppo consiliare e la Giunta. C’è qualche problema di comunicazione, facilmente risolvibile con dialogo, approfondimenti e collaborazione, nell’interesse della città». Nel dettaglio non entra. E il sindaco? «Sono molto dispiaciuto per ciò che è accaduto - afferma Trapula - non me lo sarei mai aspettato. Da parte mia sono pronto a parlare e a discutere con i consiglieri per risolvere la situazione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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