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MONTECCHIO

L'ex candidato sindaco dei 5 Stelle si dimette: «Snaturato il Movimento»

Giuseppe Conte e Beppe Grillo: la "pace" dopo le pugnalate
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Giuseppe Conte e Beppe Grillo: la "pace" dopo le pugnalate
Giuseppe Conte e Beppe Grillo: la "pace" dopo le pugnalate

Gian Luigi Piccin, consigliere comunale, rassegna le dimissioni dal Movimento 5 Stelle e dal Consiglio di Montecchio. Dopo 2 anni e tre mesi l’ex candidato sindaco dei pentastellati castellani ha deciso di rimettere il mandato. «Non mi rivedo più nel Movimento - spiega - che ormai si è trasformato in un partito politico come gli altri. Le 5 stelle (che si riferivano ad acqua pubblica, ambiente, mobilità sostenibile, sviluppo e connettività) non sono certo più una priorità e lo scenario è cambiato». Piccin si era candidato alla carica di primo cittadino nel 2019 ed aveva raccolto 805 voti, pari a quasi il 7 per cento. Le sue dimissioni non sono ancora ufficiali ma la comunicazione in municipio partirà nei prossimi giorni in modo tale che la surroga, e l’iter per la sua sostituzione, venga completato in concomitanza con la prossima seduta consiliare, in programma dopo la metà di settembre. «Dopo la scomparsa di Gianroberto Casaleggio il Movimento man mano ha preso una strada diversa - osserva -. Quando sono stati organizzati gli Stati Generali è risultato che la base voleva al vertice un’organizzazione composta da 5 persone. Ma non si è fatto nulla e hanno nominato, invece, Giuseppe Conte. Ho atteso ancora ma non ho certo apprezzato il fatto che prima Conte venisse nominato e poi chiedessero alla base di eleggerlo. A quel punto ho deciso di uscire». Fuori ma con alcune speranze: «Forse la storia del Movimento si potrà rifondare con “Alternativa c’è”, il gruppo appena nato in Parlamento dove ci sono dei rappresentanti veneti legati agli albori del movimento, quando c’era ancora Casaleggio». Una decisione maturata nel tempo e, per Piccin, non sicuramente facile visto che aveva aderito ai Cinque Stelle fin dai primi giorni. «Durante la campagna elettorale delle amministrative avevo detto che il mio mandato, e la mia elezione, sarebbero stati legati al Movimento – prosegue -. Una volta che ho deciso di andare via, ho deciso anche di rassegnare le dimissioni e di non approdare nel Gruppo Misto, rimanendo coerente con quanto avevo detto due anni fa». E dichiara: «Continuerò a collaborare con i gruppi di opposizione e continuerò a dare il mio contributo, che sarà da privato cittadino, ma sempre interessato alle questioni ambientali e non solo». Stando ai risultati elettorali di due anni fa, il primo non eletto dei pentastellati è Elisa Pilati che nella scorsa tornata elettorale ha ricevuto 64 preferenze. «Ancora non mi è giunta alcuna comunicazione ufficiale dal Comune – precisa – sebbene io abbia comunque parlato con Gian Luigi Piccin». E se, quindi, un pentastellato se ne va, un’altra invece rimane convintamente nel M5S. «Certo in questo momento ci sono delle criticità come in tutte le cose che cambiano - afferma l’attivista montecchiana – però penso che i valori di base siano rimasti: ambiente, il bene comune, la politica come servizio e l’onestà. Valori che io ho sempre seguito e che oggi continuano ad essere presenti nel Movimento». E aggiunge: «Quando si è al Governo ci si deve confrontare e anche arrivare a dei compromessi. Tutto si evolve e non si deve essere rigidi ma essere capaci di collaborare». Ma le famose 5 stelle ci sono ancora? «Ci sono anche oggi, non abbiamo certo abbandonato ciò che ci ha sempre caratterizzato», conclude.

Antonella Fadda

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