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Montecchio Maggiore

Inseguito e speronato dopo aver allontanato tre uomini. Paura per un vigilante

Si cerca un’Audi alla quale erano state tolte le targhe. L’addetto alla sorveglianza è stato urtato e fatto finire fuori strada.
L'auto della “Veneto Security” speronata (Foto TROGU)
L'auto della “Veneto Security” speronata (Foto TROGU)
L'auto della “Veneto Security” speronata (Foto TROGU)
L'auto della “Veneto Security” speronata (Foto TROGU)

Inseguono, mandano fuori strada l’auto della “Veneto Security” e poi fuggono. Un fatto su cui stanno cercando di far luce le forze dell’ordine e accaduto l’altra notte a Montecchio Maggiore, in via Cordellina. Erano circa le 23.45 quando una guardia dell’istituto di vigilanza, che ha sede ad Arzignano, stava svolgendo il normale controllo notturno nel parcheggio privato di un bar che si affaccia sulla strada. Nell’area, in quel momento, si trovava una Audi station wagon bianca con all’interno tre uomini.

Il controllo

«Mi sono avvicinato e cortesemente ho spiegato loro che non potevano stare nel parcheggio e quindi dovevano andare via», racconta la guardia, le cui generalità non sono state diffuse. Nel posteggio, secondo le disposizioni del proprietario, non possono infatti sostare persone non autorizzate. Ancora di più la sera e quando il locale è chiuso. I tre a bordo del veicolo, il cui accento a quanto pare era dell’est Europa, non avrebbero fatto una piega. Dopo aver risposto tranquillamente alla guardia, hanno messo in moto l’automobile e hanno lasciato l’area privata. Insomma sembrava un episodio senza strascichi, come accade ogni tanto in altri parcheggi non pubblici.

Tutto ha iniziato a prendere una brutta piega quando il dipendente della “Veneto Security” ha finito la propria ronda di controllo ed è uscito dal parcheggio, svoltando a destra in direzione centro. Ed è stato allora che si è reso conto di essere seguito. E che l’auto era la stessa che, pochi minuti prima, aveva allontanato dal parcheggio. In più non aveva le targhe che, probabilmente, erano state rimosse in quel breve lasso di tempo. 

Inseguito e speronato

«A quel punto mi sono sentito minacciato – prosegue nel racconto – e, tramite la radio ricetrasmittente aziendale, ho chiesto l’intervento dei miei colleghi ed eventualmente delle forze dell’ordine. In contemporanea ho accelerato cercando di raggiungere la sede dell’istituto di vigilanza prima possibile (in via Vicenza nella città del Grifo ndr)». Un tragitto di pochi chilometri che, soprattutto di sera e a velocità sostenuta considerata l’emergenza, richiede una manciata di minuti. Ma più il mezzo cercava di allontanarsi più i tre individui con l’Audi gli stavano alle calcagna, accelerando a loro volta. Un inseguimento che è durato praticamente tutto il percorso e che nelle ultime centinaia di metri ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Arrivati in via Vicenza, all’altezza della rotatoria con via Madonna dei Prati, il conducente dell’Audi ha appoggiato il paraurti al posteriore della auto di vigilanza, spingendo così la vettura fuori strada. L’auto ha sbattuto nel guardrail della rotatoria mentre la vettura di grossa cilindrata proseguiva sulla strada a forte velocità, facendo perdere le proprie tracce. La guardia, oltre al comprensibile spavento ed oltre allo shock per ciò che aveva appena vissuto, è rimasta fortunatamente incolume. 

Caccia ai responsabili

I responsabili dell’istituto di vigilanza hanno presentato denuncia alle forze dell’ordine le quali hanno raccolto le informazioni per eventuali indagini. Preziose potrebbero essere le riprese di telecamere di sorveglianza che si trovano in zona, magari lungo le strade. Purtroppo, il fatto che l’Audi fosse senza targa potrebbe complicare l’identificazione del mezzo e del terzetto che si trovava a bordo.  

Antonella Fadda

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