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In festa per la piazza attesa 40 anni

La nuova piazza di Sovizzo invasa dai cittadini nella giornata dell’inaugurazione.  FOTOSERVIZIO  COLORFOTOIl momento del taglio del nastro in piazza
La nuova piazza di Sovizzo invasa dai cittadini nella giornata dell’inaugurazione. FOTOSERVIZIO COLORFOTOIl momento del taglio del nastro in piazza
La nuova piazza di Sovizzo invasa dai cittadini nella giornata dell’inaugurazione.  FOTOSERVIZIO  COLORFOTOIl momento del taglio del nastro in piazza
La nuova piazza di Sovizzo invasa dai cittadini nella giornata dell’inaugurazione. FOTOSERVIZIO COLORFOTOIl momento del taglio del nastro in piazza

I sovizzesi “invadono” la nuova piazza Manzoni. È stata ufficialmente inaugurata domenica pomeriggio la nuova area di aggregazione che, nei progetti, diventerà il vero cuore della comunità e un luogo di incontro. Un’attesa durata 40 anni, per Sovizzo, e per altrettanti decenni i residenti hanno discusso del restyling del centro e hanno sempre evidenziato la necessità di poter contare su una piazza vera e propria. Ed erano in tanti domenica, nonostante la giornata nuvolosa, i cittadini e i componenti delle numerose associazioni e gruppi a voler essere presenti alla cerimonia e vivere, così, un pezzo di storia del paese. Un primo tassello dal momento che il progetto portato avanti dall’Amministrazione di Marilisa Munari ha suddiviso in tre parti la sistemazione vera e propria della piazza che conterà una zona civica, una religiosa e una commerciale. Per il primo stralcio, che riguarda la parte civica, la spesa è stata di 665 mila euro ed interamente finanziata dal Comune grazie all'alienazione di terreni. Lo slargo ha una superficie di 44 metri per 44 è stato realizzato in porfido e marmo, con una fontana centrale e delle aiuole. Al suo interno sono stati posizionati due monumenti sempre inaugurati domenica pomeriggio: uno dedicato agli alpini e l’altro ai donatori di sangue della Fidas. Durante la cerimonia, inoltre, la piazzetta delle poste che si trova accanto al municipio è stata intitolata all’alpino Roberto Pozza. La giovane penna nera, nel 1959, si distinse durante il servizio militare in valle Aurina, e nelle operazioni di soccorso durante una grave alluvione perse la vita con un commilitone, travolti dal torrente Aurino in piena mentre cercavano di arginare il corso d’acqua che minacciava l’incolumità degli abitanti della zona. Alla cerimonia di intitolazione era presente la famiglia dell’alpino eroe. Dopo la benedizione e il consueto taglio del nastro la manifestazione è proseguita con gli studenti delle scuole sovizzesi che hanno illustrato un progetto di mobilità sostenibile. Alla cerimonia hanno presenziato, oltre che gli amministratori locali, anche i sindaci dei centri confinanti. C’erano il primo cittadino di Altavilla Claudio Catagini, quello di Creazzo Stefano Giacomin, ma anche il vicesindaco di Montecchio Maggiore Gianluca Peripoli, l’assessore del Comune di Vicenza Matteo Tosetto, la rappresentante della Provincia Maria Cristina Franco e il sindaco del Comune gemellato di Novi modenese Enrico Ghiacci. Hanno voluto essere presenti anche la senatrice Daniela Sbrollini e il consigliere regionale Stefano Fracasso. A nome della Regione è stato letto un messaggio del presidente Luca Zaia, che si è complimentato per il risultato ottenuto. Commosso il sindaco Marilisa Munari. «Vi consegno la vostra piazza - ha detto rivolta ai suoi concittadini - . Ricordatevi che non ci sarà mai nessun social che potrà sostituire le relazioni umane di un paese come una piazza». La benedizione è stata data dal parroco di Sovizzo, don Francesco Strazzari. Il paese ha ciò che aspettava da 40 anni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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