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Montecchio Maggiore

In coma a 20 anni
«Adesso lotto
come un leone»

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La consegna del veicolo attrezzato per Gaetano. TROGU
La consegna del veicolo attrezzato per Gaetano. TROGU
La consegna del veicolo attrezzato per Gaetano. TROGU
La consegna del veicolo attrezzato per Gaetano. TROGU

Ha uno sguardo luminoso e quando sorride gli si formano le fossette nelle guance. Gaetano Polo ha solo 20 anni: 9 mesi fa è stato vittima di un grave incidente a Montecchio, in via Matteotti, mentre era in bicicletta e stava andando al lavoro. Nell'impatto con un'auto, che transitava nella corsia opposta, ha riportato la rottura della sesta vertebra cervicale, la frattura della quarta e della quinta vertebra, lo schiacciamento del midollo osseo e la frattura della scapola, oltre a 9 traumi cerebrali dai quali si è ripreso. Dopo lo scontro era stato sottoposto a un'operazione di 7 ore al San Bortolo per ricostruirgli la vertebra tramite il prelievo di una porzione di osso dal bacino. Da allora è costretto sulla sedia a rotelle. Nonostante la sua vita sia cambiata, Gaetano non ha mai perso la voglia di vivere e il coraggio di andare avanti. Lotta tutti i giorni come un leone e sorride sempre, contagiando con la sua allegria chi gli sta attorno. Suo papà Daniele, la mamma Laura e la sorella non lo lasciano mai solo. «È stato un periodo molto difficile - spiega - ora va molto meglio, continuerò ad andare avanti e a combattere». Alto oltre 2 metri, si muove con una speciale carrozzina elettrica che comanda con i palmi delle mani. Ha intenzione di tornare al lavoro e a una vita normale per quanto lo permetteranno le sue condizioni di salute. Ha l'1% di possibilità di tornare a camminare ma non perdiamo le speranze. Lui non molla mai e fra i suoi progetti c'è pure quello di prendere la patente». Dopo esser rimasto ricoverato per oltre 6 mesi è tornato a casa e si è posto il problema del trasporto. La famiglia si è quindi rivolta al vicesindaco, Milena Cecchetto, affinché si trovasse un furgone attrezzato per il trasporto disabili. A donare il mezzo, con la pedana, ci ha pensato la Fondazione Gobetti che ha coperto tutte le spese. Ieri la consegna del veicolo. 

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