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L'intervento

Dalla Regione il progetto di ampliamento del bacino di Montebello

 L’assessore regionale all’Ambiente e alla Difesa del suolo del Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha presentato alla Giunta comunale di Montebello Vicentino il progetto di laminazione del torrente Chiampo. Recentemente è stato completato il progetto esecutivo e, con un finanziamento di 21,8 milioni di euro, sarà appaltato il primo stralcio per il primo semestre di quest’anno redatto in seguito agli eventi alluvionali che nel novembre 2010 hanno colpito vaste aree della Regione. «È un intervento sull’ultima grande opera idraulica realizzata nel Veneto fino a quell’inversione di rotta che si è avuta nel 2010 - spiega Bottacin -. Il bacino è stato realizzato negli anni Venti. Questo significa, quindi, che fino al 2010 non si è più investito in opere strutturali di difesa del suolo, fino a quando l’amministrazione Zaia ha varato un piano di opere per la mitigazione del rischio idraulico e geologico. Un piano che vale più di 3 mld di euro, di cui sono già stati avviati cantieri per un miliardo».

«Interveniamo - prosegue - in un punto particolare della rete idrografica, dove il torrente Chiampo e l’Agno Guà quasi si incontrano. Il progetto prevede l’ampliamento dell’ attuale bacino di Montebello, incrementandone la capacità di 2,8 mln di metri cubi. Ciò consentirà, in riferimento al Chiampo, di mettere in sicurezza, a valle, le zone di Monteforte d’Alpone, San Bonifacio o Soave.

Ma va oltre. Tra gli obbiettivi, infatti, c’è la creazione di un sistema di due bacini di laminazione
contigui che possono essere sfruttati anche contemporaneamente interconnettendo le portate; questo è veramente un salto di qualità importante».
L’ampliamento dell’estensione del bacino è previsto di 17 ettari, accompagnato da una serie di interventi e opere collaterali. «Il finanziamento dell’opera è di 21 mln 800 mila
euro per il primo stralcio
- sottolinea Bottacin -. Contiamo di partire con le procedure di appalto per questa estate. Poi, ci vorranno un paio d’anni per la realizzazione dell’opera, sperando di non imbattersi in eventuali difficoltà. È giusto sottolineare, infatti, che si sta continuando a lavorare per mettere in sicurezza il territorio: come recita anche la direttiva europea sulle alluvioni, riteniamo che l’incolumità dei cittadini viene prima di altri aspetti».

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