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L'ironman vicentino

Da Montecchio alle Hawaii: il promotore finanziario è un superatleta di ferro

Ironman: il 28enne Parise rappresenta l’Italia alla competizione alle Hawaii
Ironman: il 28enne Parise rappresenta l’Italia alla competizione alle Hawaii
Ironman: il 28enne Parise rappresenta l’Italia alla competizione alle Hawaii
Ironman: il 28enne Parise rappresenta l’Italia alla competizione alle Hawaii

L’ironman vicentino è di Montecchio Maggiore. Si chiama Matteo Parise, ha 28 anni e di professione è promoter finanziario l’uomo d’acciaio, o meglio di ferro, che a febbraio 2022 difenderà i colori italiani e soprattutto montecchiani al mondiale della specialità alle Hawaii.

LE PROVE. La gara “Ironman” è la più dura competizione del mondo dello sport che comprende quasi 4 chilometri a nuoto, 180 da percorrere in bicicletta e 42 chilometri e 195 metri di corsa, in pratica la distanza della maratona. Nell’ultima gara europea, che si è tenuta in Finlandia ad agosto scorso, Parise ha ottenuto l’ottavo posto assoluto, il primo degli italiani, e grazie al risultato è riuscito a classificarsi per la regina delle gare mondiali. «Ho iniziato ad andare in bici quando avevo 8 anni - racconta - e ho fatto agonismo sulle due ruote fino ai 19. Dopo mi sono dedicato alla corsa in montagna e sono passato al triathlon. Da diversi anni partecipo alle gare di Ironman». 

FORZA DELLA MENTE. Una passione per lo sport di endurance lo ha avvicinato alla specialità più lunga e più dura dove solo i più forti riescono ad andare avanti: «È vero che è importante l’allenamento ma anche forza mentale. Mi alleno per circa 20 ore settimanali fra nuoto, corsa bici e, ovviamente, palestra». In Finlandia erano 1.600 gli italiani iscritti e Parise è stata la sorpresa proprio per la sua qualificazione, eseguendo tutte le tre prove in un totale di 10 ore e 6 minuti, facendo così parte di quella ristretta schiera dei superuomini che si sfideranno fra pochi mesi. Perché l’iscrizione alla gara nelle isole americane non si paga ma si entra solamente grazie alle performance atletiche e al tempo all’arrivo. «Per prima cosa, nella gara, il via viene dato con il nuoto per tutti i partecipanti. Una volta usciti dall’acqua ognuno decide come affrontare le altre due distanze e come approcciarle. C’è chi ha l’obiettivo di qualificarsi per il mondiale oppure solamente terminare la gara. Io volevo provare a riuscire ad andare alle Hawaii». 

PASSIONE. Costanza e determinazione sono le armi principali per ogni atleta, soprattutto in questi casi dove non basta solo il fisico: «Per l’Ironman la forza fisica rappresenti il 20%, il resto è forza mentale. Ci si prepara per mesi e tutto si gioca in una sola gara. Dove può succedere qualsiasi cosa, soprattutto durante la maratona dove il corpo è stanco e se non si ha forza mentale per andare avanti basta davvero poco per mollare, non correre più e magari iniziare a camminare». E Parise ha allenato la forza della mente durante il lockdown, allenandosi a casa facendo tanta palestra e bici indoor. L’obiettivo “hawaiiano” di Parise è scendere al di sotto delle 10 ore e, soprattutto portare alti dall’altra parte del mondo, i colori di Montecchio Maggiore. «Mi piacerebbe, con grande soddisfazione, portare sia il nome della mia città che quello delle aziende castellane in un panorama così alto e mondiale come l’Ironman». 

Antonella Fadda

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