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Controllo di vicinato con 50 sentinelle

Uno dei cartelli previsti per avvisare dell’attivazione del progetto “Controllo di vicinato”.  ARCHIVIOUn servizio di controllo da parte della polizia locale.  ARCHIVIO
Uno dei cartelli previsti per avvisare dell’attivazione del progetto “Controllo di vicinato”. ARCHIVIOUn servizio di controllo da parte della polizia locale. ARCHIVIO
Uno dei cartelli previsti per avvisare dell’attivazione del progetto “Controllo di vicinato”.  ARCHIVIOUn servizio di controllo da parte della polizia locale.  ARCHIVIO
Uno dei cartelli previsti per avvisare dell’attivazione del progetto “Controllo di vicinato”. ARCHIVIOUn servizio di controllo da parte della polizia locale. ARCHIVIO

Il “controllo di vicinato” a Montecchio sarà realtà. La prima pietra verrà “posta” nell’incontro pubblico del 19 febbraio. Poi il Comune partirà per realizzare, in tutte le sue fasi, il progetto coinvolgendo i cittadini. Saranno loro i protagonisti del piano con “sentinelle” in ogni zona, ogni quartiere e ogni frazione. Si pensa a una cinquantina di persone, stando alle prime stime da parte di chi sta cercando di mettere in pratica questo complesso progetto, che si potranno rendere spontaneamente disponibili. «Invitiamo chiunque fosse interessato a farsi avanti - dice il primo cittadino Gianfranco Trapula - perché questa misura può rivelarsi efficace solo con un consistente coinvolgimento dei cittadini. È aiutandosi a vicenda e segnalando prontamente qualsiasi situazione sospetta che sarà possibile avere una città ancora più sicura e vivibile per noi e per i nostri figli ». «Sia chiaro – specifica Maurizio Maggiolaro, consigliere comunale incaricato dello sviluppo del progetto –: non saranno guardie padane, non faranno ronde. Le loro uniche “armi” saranno l’osservazione e l’uso di un telefono cellulare per avvisare le forze dell’ordine di situazioni insolite e potenzialmente pericolose». Il “controllo di vicinato” sarà utile per altri obiettivi tra cui anche l'ambito sociale, l’arredo urbano e l’abbandono dei rifiuti. «Quindi i residenti vigileranno magari su anziani soli che non hanno familiari vicini oppure segnaleranno situazioni che richiedono un ausilio, per diversi motivi, da parte del municipio. Ma anche comunicheranno se vengono abbandonate le immondizie oppure se ci sono atti di vandalismo», prosegue Meggiolaro. I volontari saranno comunque formati tramite una serie di incontri specifici dove verranno spiegate loro le diverse modalità. Le sentinelle, a loro volta, si confronteranno direttamente con un referente a cui riferire le eventuali informazioni e segnalazioni. I loro nominativi non saranno diffusi mantenendo quindi l’anonimato e saranno conosciuti solo da coloro che partecipano al progetto. «Verrà anche creata una App per il cellulare dove gli osservatori potranno inserire dati, foto o altro con materiale che sarà vagliato da polizia locale e carabinieri – dice il consigliere -. Saranno poi solo e soltanto le forze dell’ordine a decidere se intervenire in una determinata situazione». Oltre ai carabinieri e alla polizia locale chi potrà visionare le informazioni sarà il sindaco, per avere il polso di ciò che quotidianamente accade nel territorio. Tutti gli approfondimenti e le informazioni, anche come iscriversi e partecipare, verranno dati durante la serata del 19 febbraio, con inizio alle 20 in sala consiliare del municipio. Parteciperanno Roberto Ciambetti presidente del consiglio regionale e promotore della legge regionale per il controllo del vicinato, Enrico Gavagnin consigliere delegato alla sicurezza partecipata di Venezia, Leonardo Campanale presidente dell’associazione nazionale del controllo di vicinato e poi anche l’avvocato Gabriele De Gotzen, l’imprenditore Federico Federici e Tommaso Pozzo ingegnere informatico. Ingresso libero. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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