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Casello, rilancio di Alte sanità e tutela del suolo infiammano la sfida a 5

I cinque sfidanti: da sinistra Trapula, Piccin, Zigliotto, Criaco e Cecconato.  FOTOSERVIZIO TROGU
I cinque sfidanti: da sinistra Trapula, Piccin, Zigliotto, Criaco e Cecconato. FOTOSERVIZIO TROGU
I cinque sfidanti: da sinistra Trapula, Piccin, Zigliotto, Criaco e Cecconato.  FOTOSERVIZIO TROGU
I cinque sfidanti: da sinistra Trapula, Piccin, Zigliotto, Criaco e Cecconato. FOTOSERVIZIO TROGU

Giancarlo Brunori Antonella Fadda La sfida a cinque, per la poltrona di sindaco a Montecchio Maggiore, si gioca su snodi viari, ambiente, nuovo ospedale e rilancio di Alte. Con Pedemontana, Tav e nuovo casello Montecchio diventerà il baricentro dell’Ovest: problemi e prospettive. VERONICA CECCONATO (Pd e liste civiche). Il problema della viabilità esterna è stato risolto con la provinciale 246, ma bisogna spostare il casello della A4 o il traffico andrà in tilt. Per la viabilità interna servono ciclabili ma con questa Amministrazione non si è più visto realizzato un metro di ciclabile. Ora ne partirà una, ma è cofinanziata dalla Provincia. La tangenziale est tanto attesa? Non sarà realizzata certo in cinque anni. LARA CRIACO (Lista civica Criaco). Rotatorie al posto dei semafori che penalizzano il traffico. Fare pressing per accelerare il nuovo casello. Più attenzione alla viabilità verso le frazioni. Indispensabile finire la Pedemontana in tempi rapidi con garanzia di passaggi gratis per i montecchiani. È necessario sistemare le ciclabili e incentivare l’uso di mezzi pubblici. RUGGERO ZIGLIOTTO (Siamo Veneto). Sento parlare di Pedemontana dal 1969 e quando sarà realizzata dovrà affrontare un traffico previsto tra 27 mila e 30 mila veicoli al giorno: per questo è necessario inibire il passaggio nella Pedemontana fino a quando non ci saranno le opere accessorie promesse, in attesa che venga realizzato il nuovo casello dell’autostrada A4. GIAN LUIGI PICCIN (M5S). Bisogna ridurre il traffico prevedendo bus con incentivi per le aziende per evitare che i lavoratori si rechino in zona industriale con una sola persona per ogni auto. Sistemare la ciclabile San Vitale-Alte: troppi attraversamenti e rotatorie e ad Alte il tracciato finisce. La fine lavori della Pedemontana deve essere contestuale al nuovo casello. GIANFRANCO TRAPULA (Lega e liste civiche). La Tav porterà vantaggi e compensazioni come il cavalcavia della ferrovia e la circonvallazione est per alleggerire il traffico. Per la Pedemontana, sono previste complanari gratis per i cittadini di Montecchio. I disagi attuali per realizzare le opere sono temporanei. Serve un fronte comune, tra Amministrazione e associazioni di categoria, affinché la fine della Pedemontana e del nuovo casello coincidano. Puntiamo su bus interni e una nuova ciclabile da 1,2 milioni. Nuovo ospedale unico: una scatola vuota o un’eccellenza? ZIGLIOTTO. Il nuovo ospedale unico è un’opera frutto del lavoro di diverse Amministrazioni comunali. Ma non deve rimanere uno scatolone vuoto, svuotato dei primariati. Insomma, non deve essere una succursale del “San Bortolo” di Vicenza. PICCIN. Ci sono i soldi per il cemento, ma non per gestire al meglio la sanità. Ci vogliono nomine tecniche e non politiche per i primariati. La struttura di Montecchio era dotata di un eliporto mai utilizzato, o quasi. Quella attuale è caratterizzata da trasferimenti e lavori continui. TRAPULA. La sanità veneta è la migliore d’Italia e l’ospedale sarà un’eccellenza per la nostra sanità con la presenza di professionisti. Il fatto che non sarà uno scatolone vuoto è testimoniato dall’impegno della Regione che sta riorganizzando al meglio le schede ospedaliere. La zona della struttura sanitaria sarà rivista anche con strutture, ambulatori e parcheggi. CECCONATO. La sanità è gestita dalla Regione e la riduzione di primariati determina un impoverimento dei servizi. Nessun medico verrebbe a lavorare a Montecchio sapendo di non poter fare carriera. Anche per questo dobbiamo battere i pugni così da ottenere il più possibile, perché fino ad ora non è stato così. CRIACO. Necessario rafforzare la pianta organica e questo dipende dalla Regione. Serve una medicina di gruppo per garantire un sistema di assistenza successiva al ricovero dei pazienti. Ci vuole tempo per un progetto simile, ma bisogna agire celermente specie a vantaggio degli anziani. Con le limitazioni regionali al consumo di suolo, come garantire lo sviluppo alla città? TRAPULA. Proseguiremo nell’intento di recuperare il più possibile l’esistente. Oggi ci sono un nuovo Piano casa e il consumo zero del suolo, entrambi indicati dalla Regione. Rivedremo tutti i piani di recupero per agevolare i privati nelle ristrutturazioni. PICCIN. Siamo favorevoli al recupero dell’esistente ma deve essere fatto con intelligenza, incentivando il risparmio energetico. C’è una falla nel piano regionale perché si dà possibilità di raddoppiare la cubatura. Se fosse valida per le aree industriali sarebbe un disastro. ZIGLIOTTO. La parola d’ordine sarà riqualificare a partire da centri storici o immobili importanti. Ad esempio ad Alte il condominio in via Rossini o palazzo Fin da decenni inutilizzato e il parcheggio concesso a un’attività commerciale compromettendo il riutilizzo dell’edificio. CRIACO. Sono contraria a nuove costruzioni. A Montecchio ce ne sono già troppe e molte addirittura in disuso e quindi meglio riqualificare e ristrutturare. L’Amministrazione deve prevedere alcuni incentivi per le ristrutturazioni dell’esistente che invoglino i cittadini ad attivarsi. CECCONATO. Negli ultimi anni Montecchio è rimasta ferma come numero di residenti. Sarebbe anacronistico pensare a nuove costruzioni. Il Veneto è la regione che ha consumato più suolo in tutta Europa, questo deve farci riflettere. Sì al recupero e la qualità sarà da mettere al centro delle ristrutturazioni. L’integrazione passa anche per Alte. Quali soluzioni di rilancio? CRIACO. Alte versa in uno stato di degrado importante, per il suo recupero non si è fatto molto. Deve essere riportata allo splendore di un tempo a partire dalle attività commerciali, che erano presenti ed erano importanti. Si potrebbero chiedere fondi europei e finanziamenti regionali. Bisogna ascoltare le esigenze dei residenti. CECCONATO. In dieci anni non si è fatto nulla per Alte: trascurata sotto ogni punto di vista. Non possiamo fare finta che non ci abitino extracomunitari o che non ci siano diverse etnie. Ci deve essere, fra le altre cose, coesione sociale, inclusione, organizzando eventi in piazza e bisogna fare in modo che questa frazione diventi più attrattiva sotto ogni punto di vista. TRAPULA. Alte ha avuto la penalizzazione della viabilità ma con la Pedemontana, la circonvallazione est e il casello tutto cambierà. Già solo con la bretella abbiamo portato all’esterno il traffico. Ci sono la nuova piazza San Paolo, la nuova sede della polizia locale e dell’Informagiovani. Avremo un assessore con la delega ad Alte, faremo un distretto del commercio per ottenere finanziamenti. Ci sarà anche un piano degli interventi apposito. Alte ripartirà. PICCIN. Per la riqualificazione della frazione servono investimenti comunali, bisogna dare un arredo urbano, la viabilità e ordine. Ad esempio imporre alla proprietà del cinema Astra di sistemare e tenere in ordine l’area. Sono a conoscenza del fatto che esiste la consulta delle frazioni ma so anche che non si è mai riunita. ZIGLIOTTO. La frazione è strategica ma ci si ricorda di Alte solo ogni cinque anni. Si è perso tanto tempo e oggi vive una situazione di degrado. Va modificata la viabilità e ci vorrà un grande sforzo urbanistico per cambiare tutto. C’è anche la questione integrazione che ritengo passi attraverso l’assimilazione, quindi sarà importante insegnare ai bimbi la cultura, la storia e la lingua veneta. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giancarlo Brunori Antonella Fadda

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