<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Cade il divieto di consumo di ortaggi e frutta locali Per l’Arpav l’acqua è ok

Uno dei tanti pesci morti
Uno dei tanti pesci morti
Uno dei tanti pesci morti
Uno dei tanti pesci morti

Si può tornare ad irrigare i campi nei Comuni di Brendola, Sarego e Lonigo. Secondo l’Arpav, infatti, le acque analizzate risultato idonee all’uso irriguo. Inoltre frutta e ortaggi potranno essere mangiati anche se coltivati in questa area, previo accurato lavaggio. Grandi pesci morti nel Fiumicello Brendola lungo via Vanderia. A guardare il Brendola dal ponte nel centro di Meledo, verso la Vanderia, si notano le barriere bianche (quei salsicciotti che si vedono nelle foto) posizionate per arginare l’inquinamento causato dal dilavamento delle acque e degli schiumogeni usati per spegnere il rogo che ha distrutto la Isello vernici lo scorso lunedì. L’acqua dilavata nel Fiumicello ha proseguito la sua corsa nell’alveo del fiume mietendo diverse vittime fra la fauna d’acqua dolce. E le carcasse di grosse carpe e di barbi (entrambi pesci d’acqua appartenenti alla famiglia dei Cyprinidi), pesci che possono raggiungere il metro di lunghezza con pesi fino ai trenta chili, assieme ad altri più piccoli, sono ben visibili proprio a ridosso delle barriere. «Tra giovedì e venerdì si sono concentrati gli sforzi per rimuovere le carcasse di questi pesci dal tratto di Fiumicello che scorre nel territorio brendolano- spiega il sindaco Beltrame che in questi giorni si sposta sul territorio monitorando costantemente l’evolversi della situazione -. Le operazioni si sono svolte grazie al grande impegno degli operatori del Consorzio Alta Pianura Veneta che hanno proceduto sia a tagliare l’erba sulle rive e sull’alveo del fiume per permettere la raccolta, sia a raccogliere fisicamente i pesci. Al loro fianco alcuni volontari della Protezione civile. Il destino delle carcasse è di essere smaltite tramite un’apposita ditta». «Per quanto riguardo il tratto del Fiumicello fuori Brendola – prosegue Beltrame – è previsto nella mattinata di oggi l’intervento dei Lagunari di Venezia che, sempre con l’aiuto del Consorzio di Alta pianura veneta presieduto da Silvio Parise, proseguiranno nell’opera di bonifica delle carcasse. Il Fiumicello da anni era sano e per questo i pesci hanno raggiunto dimensioni notevoli. Un ringraziamento al personale del Consorzio Alta Pianura veneta e ai volontari della Protezione civile che si sono spesi con grande dedizione». Fra le specie colpite dall’inquinamento dell’acqua sono state segnalate anche i cosiddetti “gamberi killer”. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I.B.

Suggerimenti