<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Bonifica alla Isello Manca il piano per lo smaltimento

L’incendio dell’1 luglio ha devastato la Isello Vernici.  FOTO TROGU
L’incendio dell’1 luglio ha devastato la Isello Vernici. FOTO TROGU
L’incendio dell’1 luglio ha devastato la Isello Vernici.  FOTO TROGU
L’incendio dell’1 luglio ha devastato la Isello Vernici. FOTO TROGU

Non è ancora stato consegnato in Comune a Brendola il piano di smaltimento di tutto quello che è rimasto dal rogo della Isello Vernici: «L’azienda ci ha fatto sapere che dovrebbe essere consegnato la settimana prossima». Lo dichiara il sindaco Bruno Beltrame, alla vigilia di Ferragosto nel suo ufficio in municipio, per fronteggiare ancora la questione legata all’azienda andata distrutta nell’incendio dello scorso 1 luglio. «Come Comune, assieme al Consorzio Alta pianura veneta e al Genio civile, il 7 luglio scorso abbiamo chiesto alla Regione la somma urgenza per fronteggiare l’inquinamento dell’acqua. Il giorno dopo il governatore Zaia aveva messo a disposizione 200 mila euro che in questo mese abbiamo usato per fare tutti gli interventi possibili per bloccare l’inquinamento del Fiumicello», spiega Beltrame. L’azienda ha poi provveduto a «mettere in sicurezza il sito per evitare la percolazione delle acque meteoriche, ma finora ad ogni temporale siamo intervenuti noi, Comune con Alta pianura veneta e Protezione civile, ripristinando la diga sul Fiumicello appena al di là della Isello e i “salsicciotti” lungo il corso del fiume e facendo eseguire con Arpav le analisi - spiega ancora Beltrame -. Dal 9 agosto l’azienda ha firmato un verbale di presa in consegna dei lavori di messa in sicurezza per tutti gli eventi potenzialmente inquinanti, perché il sito non è completamente sicuro finché non liberato di tutto ciò che andato bruciato. Dagli incontri che si sono susseguiti nella prima settimana di agosto l’azienda ha preso coscienza che il Fiumicello è un problema, che va tenuto monitorato finché non sarà rimosso tutto ciò che potenzialmente può inquinarlo. Ora deve presentare un piano per la messa in sicurezza e lo smaltimento dei rifiuti». Sui tempi non ci sono ancora certezze: «Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, sempre su autorizzazione della Procura, dovrebbero iniziare a rimuovere il materiale, anche demolendo in sicurezza le parti pericolanti dei capannoni - aggiunge il sindaco Beltrame - . La bonifica completa dell’area avverrà dopo la pulizia, ma nel frattempo con la messa in sicurezza non ci sarà più il pericolo dell’inquinamento. La vera criticità di questo rogo è stata il non poter bloccare il Fiumicello, perché l’acqua avrebbe sommerso le zone a monte della Isello». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Isabella Bertozzo

Suggerimenti