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era ricoverata all'ospedale di borgo trento

Mamma e figlia contro un platano, la bimba di sei anni muore dopo una settimana

L'incidente era avvenuto nel Vicentino. Sehaj Singh era sul seggiolino posteriore dell’auto guidata dalla mamma, che era finita contro un platano
Dopo il terribile schianto contro un platano a Ghisa, la vettura distrutta e i soccorsi del Suem
Dopo il terribile schianto contro un platano a Ghisa, la vettura distrutta e i soccorsi del Suem
Dopo il terribile schianto contro un platano a Ghisa, la vettura distrutta e i soccorsi del Suem
Dopo il terribile schianto contro un platano a Ghisa, la vettura distrutta e i soccorsi del Suem

La piccola Sehaj Singh non ce l’ha fatta. Erano troppo gravi le ferite subite nell’incidente avvenuto una settimana fa mentre era in auto con la mamma, alla Ghisa di Montecchio. I medici dell’ospedale Borgo Trento di Verona, dove la bambina di 6 anni era stata trasportata con l’elisoccorso dopo lo schianto, hanno tentato di tutto per riuscire a strapparla alla morte. Ma l’altra sera il suo piccolo cuore ha cessato di battere, lasciando nella disperazione e nel dolore più straziante i suoi giovanissimi genitori che risiedono a Trissino, nel Vicentino. Fino alla fine tutti, parenti, amici e anche semplici conoscenti speravano che ce l’avrebbe fatta, e facevano il tifo per lei, ma i traumi derivati dal grave impatto, soprattutto quello cranico, non le hanno lasciato scampo. 

L'incidente

Erano circa le 15 di giovedì scorso quando mamma e figlia, a bordo di una Fiat Punto, stavano percorrendo la provinciale 246, in via Canova Superiore, da Trissino in direzione Montecchio. Improvvisamente, per motivi ancora in via di accertamento e saranno le indagini a stabilirlo, la giovane madre avrebbe improvvisamente perso il controllo della vettura, sbandando verso destra e urtando un platano. Uno schianto violentissimo, tanto da far girare l’auto su sè stessa prima di finire nella corsia opposta. La piccola, che durante il tragitto si trovava nel sedile posteriore seduta nell’apposito seggiolino, nell’urto ha riportato gravi ferite.

I soccorsi e il trasferimento in ospedale con l'elicottero

Erano arrivate sia le pattuglie della polizia locale “dei Castelli” che l’ambulanza del Suem 118. La madre era cosciente, leggermente ferita ma sotto shock, mentre la piccola aveva perso fin da subito i sensi. I sanitari, vedendo che le condizioni di Sehaj erano decisamente serie, avevano allertato l’elicottero che era arrivato da Verona atterrando in un’area verde vicina. Il personale medico, dopo aver stabilizzato la bambina, è subito ripartito verso il nosocomio veronese dove era stata ricoverata in terapia intensiva neurochirurgica. Le sue condizioni fin da subito erano sembrate disperate. La madre, invece, era stata trasportata al pronto soccorso di Arzignano in codice giallo. Con il passare dei giorni una piccola speranza si era accesa nel cuore dei familiari i quali sono sempre stati informati della gravità delle condizioni della bimba. Le ultime speranze che ce la potesse fare si sono infrante l’altra sera quando è arrivata la notizia che la bambina non ce l’aveva fatta. 
Il magistrato competente per le indagini ha ordinato, come è prassi in questi casi, lo svolgimento dell’autopsia. È stata anche stabilita una consulenza sul veicolo per chiarire le dinamiche dello schianto. 
Non è escluso che la mamma, di origini indiane, venga iscritta sul registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio stradale. Intanto, piange la sua Sehaj accanto al marito e all’altro figlio. Nella serata di ieri la notizia si è sparsa a Trissino, in particolare fra i compagni della prima elementare. 

Era in prima elementare, i familiari sconvolti

La notizia della morte di Sehaj Singh ha destato grande cordoglio nel mondo scolastico di Trissino, dove la bambina frequentava il primo anno della scuola elementare del capoluogo. Ma anche nel paese, dove la comunità indiana è numerosa e bene integrata. «La morte della bambina ci ha molto addolorato – ha detto la dirigente Mariangela Ceretta -. La piccola frequentava la prima classe ed era bene integrata con i compagni». La piccola lascia il papà e la mamma e un fratellino, che abitano in via Venezia, ancora sconvolti di fronte a una tragedia che ha spezzato la tranquillità di una famiglia che si era integrata nel tessuto sociale di Trissino. La maestra della bambina, Martina Rubega, ancora non si dà pace di fronte ad una tragedia che ha scosso gli alunni della classe, che all’indomani dell’incidente hanno visto il banco vuoto, senza la presenza del sorriso di Sehaj. Sono stati in molti, non solo della comunità indiana, che hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia, colpita da una immane tragedia.  

Antonella Fadda e Aristide Cariolato

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