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Montebello

Aveva azioni BpVi
ed era malato
Pensionato suicida

L'abitazione in cui si è consumata la tragedia. FOTO MUTTERLE
L'abitazione in cui si è consumata la tragedia. FOTO MUTTERLE
L'abitazione in cui si è consumata la tragedia. FOTO MUTTERLE
L'abitazione in cui si è consumata la tragedia. FOTO MUTTERLE

MONTEBELLO. ore 17 Questo il testo del biglietto, scritto a mano su un foglio a righe, lasciato da Antonio Bedin prima di togliersi la vita: «Sto troppo male. Voglio essere cremato e sepolto nella tomba vecchia. In chiesa niente predica, solo un ringraziamento ai presenti. Tratta bene i cani, fa loro il trattamento contro la filaria e le zecche e la vaccinazione. Portali fuori. I soldi ci sono».
 

 

ore 16.30 Una vita di risparmi, con 8.000 azioni della Popolare di Vicenza nel cassetto che in pochi mesi hanno quasi azzerato il loro valore, e «ogni volta che sentiva parlare della banca si arrabbiava», ma anche tanti problemi di salute che negli ultimi mesi l’avevano provato. Descrive così Antonio Bedin, l’ex perito chimico suicida con un colpo di revolver al petto, il fratello Gaetano che ha scoperto il corpo al ritorno a casa ieri sera. «Arrabbiato per la banca? Ovvio - dice incalzato dalle domande dei cronisti -. Era un grande risparmiatore. Tutta una vita aveva messo via dei soldi e aveva una buona pensione. Forse ha perso la tranquillità sul futuro; forse non ce l’ha fatta».

 

Gaetano ripete che sì probabilmente c’è di mezzo la questione dei risparmi in azioni della banca ridotti al lumicino, dopo che valevano migliaia e migliaia di euro (all’aprile 2015 circa 400mila euro), ma non bisogna dimenticare che aveva avuto una polmonite, soffriva di disturbi cardiaci, aveva problemi deambulatori. 

 

ore 12 Un pensionato di 67 anni, Antonio Bedin, si è tolto la vita ieri sera nella propria abitazione a Montebello, sparandosi al petto con una pistola regolarmente detenuta. Aveva perso gran parte dei suoi risparmi con il crollo delle azioni della Banca Popolare di Vicenza, da oltre 60 euro a pochi centesimi. 

Il fratello, sentito dai carabinieri, ha riferito che l'uomo aveva perso molto perché aveva investito i risparmi di una vita nelle azioni BpVi e per questo si lamentava, ma mai avrebbe pensato che la cosa lo avrebbe portato a compiere il gesto estremo. Prima di perdere ogni speranza aveva contattato degli avvocati per cercare di capire se poteva recuperare parte di quanto perso. In un biglietto l’uomo, ex perito di laboratorio, ha scritto «non ce la faccio piu», dando poi indicazioni sul suo funerale. Pare che il 67enne fosse molto malato

 

Secondo quanto emerso dagli accertamenti dei carabinieri, l’ex perito aveva perso una cospicua somma negli investimenti bancari, anche se risulta avesse ancora significativi risparmi di denaro. Da tempo soffriva di problemi di salute a causa di varie patologie che gli creavano forti preoccupazioni sul proprio futuro, incidendo particolarmente sull’aspetto emotivo. L’ipotesi che il suicidio sia legato alla perdita di parte dei risparmi sarebbe stata fatta, secondo quanto si è appreso, anche da un familiare nei momenti successivi alla scoperta della morte del congiunto.

 

La notizia del suicidio è stata comunicata alla procura della repubblica di Vicenza. L’uomo si è sparato con una pistola revolver regolarmente detenuta. Il procuratore della Repubblica, Antonino Cappelleri, che coordina l’inchiesta sulla passata gestione della BpVi, appresa la notizia, ha espresso un «grandissimo rispetto per la persona che si è tolta la vita. Agli altri azionisti posso solo dire che stiamo facendo di tutto per fare chiarezza e per arrivare in fondo al procedimento penale».

 

 

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