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Montebello Vicentino

Ditta di rifiuti in fiamme per la terza volta. Il sindaco: «Ora basta»

Montebello, intervento dei pompieri

AGGIORNAMENTO ORE 17 - «Ringraziare il nostro braccio operativo rappresentato da Arpav, che si è immediatamente attivato per la verifica della qualità dell’aria, a supporto del Comune e altresì procedendo all’immediata denuncia in Procura della Repubblica, come d’uopo in questi casi. Un grazie anche ai Carabinieri, per il loro intervento e la loro costante azione, alla quale garantiamo come sempre massima collaborazione». Lo afferma l’assessore veneto all’Ambiente Gianpaolo Bottacin in relazione all’incendio scoppiato a Montebello alla ditta Futura. «Anche se abbiamo solo il 9% degli incendi del Nord Italia - sottolinea -, continueremo a portare avanti ogni azione possibile per scongiurare i roghi di rifiuti. Come Regione Veneto siamo all’avanguardia nella lotta agli incendi che riguardano i rifiuti. Il nostro lavoro in questo ambito è stato infatti riconosciuto anche a livello nazionale, dove abbiamo messo in campo tante azioni tra cui un apposito tavolo di lavoro con tutti i soggetti interessati. Un lavoro, il nostro, che è stato presentato come modello da imitare dal comandante nazionale dei Vigili del Fuoco in sede di audizione presso la Commissione bicamerale Ecoreati». «Anche se io stesso, tempo fa, sono stato oggetto di minacce di morte per l’azione di vigilanza e prevenzione messa in campo in materia - conclude Bottacin -, come Regione continueremo su questa strada senza se e senza ma. Non sono a  conoscenza delle cause dell’incendio di ieri sera ma nulla può essere lasciato al caso e noi garantiamo il massimo supporto agli inquirenti». 

ORE 10 - Il terzo incendio nell’ultimo anno e mezzo, l’ultimo dei quali nella tarda serata di ieri alla Futura srl, un’azienda impegnata nel settore dei rifiuti, fa scattare l’allarme a Montebello Vicentino. A prendere posizione il sindaco Dino Magnabosco che chiede: «l’azienda e gli enti preposti trovino soluzioni definitive». «È il terzo incendio in un anno e mezzo - conferma il primo cittadino, rimasto sul luogo fino a notte fonda e tornato stamattina con l’ufficio tecnico per un ulteriore sopralluogo - non mi interessa se sia accidentale o doloso. A noi preoccupa la salute dei cittadini, che dobbiamo tutelare con ogni mezzo. Non è più tollerabile che in quel luogo si susseguano così frequentemente incendi. Ci chiediamo come mai l’azienda, dopo i due precedenti eventi, non sia stata in grado di garantire un minimo di sicurezza». «Come Comune - aggiunge il sindaco - non abbiamo poteri decisionali sull’attività aziendale, poiché le autorizzazioni sono provinciali e regionali. Ho contattato la Regione, la Provincia e la Prefettura affinché siano trovate soluzioni definitive, che evitino nuovi incendi. La popolazione di Montebello è giustamente arrabbiata e preoccupata e pretende risposte certe».
Intanto questa mattina Magnabosco ha firmato un’ordinanza che, in attesa dei risultati definitivi sulla qualità dell’aria da parte di Arpav, impone su tutto il territorio comunale di tenere chiuse le finestre e vieta di raccogliere frutta e verdura da orti e giardini, stendere i panni e stazionare all’aperto.

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