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Agenti Italcaccia, super lavoro Salvato un uomo ferito nel bosco

Gli agenti di Italcaccia tra il consigliere Rossi e l’assessore Stenco.  I.BER.
Gli agenti di Italcaccia tra il consigliere Rossi e l’assessore Stenco. I.BER.
Gli agenti di Italcaccia tra il consigliere Rossi e l’assessore Stenco.  I.BER.
Gli agenti di Italcaccia tra il consigliere Rossi e l’assessore Stenco. I.BER.

Salvano la vita ad un ragazzo: le guardie di Italcaccia sul territorio non solo per informazione, prevenzione e sanzioni, ma anche a tutela della sicurezza dei cittadini. A circa sei mesi dall’entrata in vigore della convenzione con Italcaccia, il consigliere delegato Alberto Rossi in consiglio comunale fa un piccolo bilancio, e in seguito, con l’Assessore Alessandra Stenco, spiegano come il progetto si stia rivelando importante sotto molti punti di vista. Sono volontari, ma anche guardie preparate, formate con appositi corsi, che giurano davanti al prefetto prima di svolgere il loro servizio. La convenzione con il Comune copre solo le spese vive di assicurazioni e carburante e sono presenti sul territorio brendolano con sei uscite al mese: «Hanno un lavoro e svolgono questo servizio al di fuori dei loro orari di attività, con un calendario di uscite e orari che cambia; in questo modo c’è un controllo in vari momenti della giornata e della settimana», ha detto Rossi. Sono guardie zoofile che si occupano del benessere degli animali di affezione, recuperando i randagi sfuggiti al controllo dei padroni a cui vanno restituiti se regolarmente registrati, oppure assicurati alle idonee strutture. Deiezioni e randagismo quindi, ma anche mal conferimento e abbandono dei rifiuti le principali azioni svolte a Brendola. Tempo fa, nei boschi della pineta, Diego Valdesolo, responsabile di zona, stava facendo con un suo collega il giro in zona Monti comunali, «quando abbiamo notato alcune auto ferme nel bosco con persone all’interno che dormivano, e sdraiato a terra un ragazzo. Ci siamo accorti subito che non stava bene, reagiva poco. Il giovane era in evidente stato confusionale, non parlava chiaramente, annebbiato dall’alcol o sostanze che aveva ingerito, ma ci ha detto che aveva l’auto e che se ne sarebbe andato, per cui, per tutelare sia lui sia le persone che avrebbe incrociato se si fosse messo alla guida, abbiamo chiamato i carabinieri. Il loro rapido intervento è stato fondamentale: con grande professionalità hanno saputo convincerlo a farsi accompagnare al Pronto Soccorso, dopo aver chiamato il 118. Ci hanno quindi chiesto di accompagnare l’ambulanza che trasportava l’uomo in evidente stato di alterazione. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

I.BER.

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