Pareva che volesse guardarsi i piedi il busto di Giacomo Zanella collocato in largo Monte Grappa a Cavazzale. Un passante, infatti, l'ha trovato in parte divelto dal suo piedistallo, sostenuto dalle armature in ferro che gli hanno impedito di essere staccato del tutto e magari cadere a terra, danneggiandosi. «Nel giro di due ore, subito dopo aver ricevuto la segnalazione, il busto era già stato sistemato – afferma il sindaco Damiano Ceron -. Sono portato a credere che si sia trattato di una goliardata o di una ragazzata, magari di qualcuno che aveva alzato troppo il gomito. Non sappiamo nemmeno stabilire quando possa essere accaduto e in quel punto non ci sono telecamere per risalire all'autore del gesto». È la prima volta che accade una cosa del genere, spiega il sindaco: «Al massimo ricordo che anni fa gli avevano colorato il naso. Comunque il nostro Zanella era ben ancorato e ha tenuto botta. La cosa più importante è che tenga botta in paese anche dal punto di vista culturale. Stiamo già lavorando per il bicentenario della nascita, che sarà nel 2020». Nato a Chiampo il 9 settembre 1820, poeta e presbitero, nel 1878 Zanella si fece costruire una villetta a Cavazzale, lungo l’Astichello dove visse fino alla morte, avvenuta il 17 maggio 1888. E proprio sotto il nome “Astichello” raccolse una celebre serie di sonetti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA