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«Via i profughi dall’hotel»
Avviata la raccolta firme

L’intervento del sindaco Stivan durante il Consiglio. STELLA-CISCATO
L’intervento del sindaco Stivan durante il Consiglio. STELLA-CISCATO
L’intervento del sindaco Stivan durante il Consiglio. STELLA-CISCATO
L’intervento del sindaco Stivan durante il Consiglio. STELLA-CISCATO

Obiettivo 8 mila, ma anche 3 o 4 mila, possono bastare. Si parla di firme e togliendo quanti, per motivi di età, non possono apporre il proprio nome per la “causa”, l'ipotesi avanzata dal primo cittadino di Sandrigo Giuliano Stivan sembra più che fattibile.

Soprattutto perché, al centro della petizione che si prepara a fare il giro del paese, c'è un tema che, da due anni a questa parte, è il cuore della discussione politica e amministrativa. Stiamo parlando dell'accoglienza dei migranti.

Settembre 2015, ottobre 2017. Sono questi i due spartiacque per la comunità sandricense che, dall'arrivo dei primi gruppi di richiedenti asilo all'hotel Ginia, due anni fa appunto, si è trovata a fare i conti con una situazione che si è trasformata in un'emergenza che di fatto è divenuta cronica.

E ora, forse, qualcosa potrebbe cambiare davvero: dopo mesi di dimostrazioni di forza, manifestazioni di piazza, ordinanze o dimissioni in protesta per attirare l'attenzione della politica e delle istituzioni sull'insostenibile e sulla sproporzionata presenza di richiedenti asilo in paese, il segnale potenzialmente decisivo è arrivato al termine dell'ultimo Consiglio comunale, quello che c’è stato lunedì sera.

Nell'aula consiliare, a seduta conclusa, per la prima volta infatti maggioranza e minoranza, cioè il Movimento 5 Stelle, sembrano aver trovato la quadra, tendendosi idealmente la mano e dichiarando informalmente la volontà di lavorare assieme per la risoluzione della questione migranti, con la promozione di una raccolta di firme che è stata condivisa.

Un documento promosso dai cittadini, che sarà pronto e proposto entro poche settimane e che ha lo scopo preciso di chiedere, ancora una volta, di arrivare all'alleggerimento dell'hotel Canova ( dove alloggia da un anno e mezzo un centinaio di persone) e, contestualmente, l'inserimento di Sandrigo nella rete Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).

«Si tratta di un evento importante per noi - sottolinea il sindaco Stivan - Con il sostegno della minoranza avremo più forza e potremo sperare che stavolta qualcosa si muova davvero».

Nonostante le divergenze di vedute sul provvedimento che vieta l'utilizzo dell'area verde di via Da Ponte agli over 14 (in programma ieri sera un vertice tra Comune e associazioni per la risoluzione della vicenda, ndr) e dopo un acceso botta e risposta, i pentastellati guidati da Diego Pozzato hanno riconosciuto la necessità di un'azione comune, «per migliorare la vita dei sandricensi e dei ragazzi ospiti nelle due strutture».

Un endorsement atteso e che segue l'alleanza, inusuale, tra PD e Lega Nord locali, suggellata nel recente incontro pubblico organizzato da Cuamm proprio per discutere il problema accoglienza.

A fare da cornice allo storico Consiglio comunale l'assenza del vicesindaco dimissionario Giovanni Rigoni, che dopo aver letto una breve comunicazione sul senso del suo gesto ha lasciato i banchi della giunta seguendo la seduta in diretta streaming dal suo ufficio al piano terra.

Giulia Armeni

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