<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Arcugnano

Vandalismi contro i capitelli. «Ma non è opera di satanisti»

Bravate di qualche ragazzo annoiato o l’oscura opera di una setta devota al maligno? È quello che si stanno domandando alcuni abitanti di Arcugnano in seguito al danneggiamento, avvenuto nelle ultime settimane, di due opere sacre. 
Il primo caso ha riguardato via della Croce a Lapio, dove poco prima di Pasqua è stata ritrovata fatta a pezzi una statua di Gesù Cristo. Il secondo, sempre nello stesso periodo, ha interessato invece il lago di Fimon, dov’è è stata vandalizzata una statua della Madonna. «È un’effige benedetta, arrivata da Medjugorje – racconta Ralph Barbiero, che ha posizionato la scultura sulle sponde del lago lo scorso 23 febbraio -. Una mattina di qualche settimana fa, andando a dare l’acqua alle rose, mi sono accorto che era stata tagliata a metà, e inoltre era sparita la collana del Rosario, un vero e proprio sacrilegio. Una domenica successiva, mentre stavamo pregando nel luogo in cui era avvenuto lo sfregio, un bambino si è accorto della statua che stava galleggiando nell’acqua. Sono riuscito a sistemarla e a rimetterla a posto». 
Secondo Barbiero, non si tratta affatto di una bravata. «La situazione è grave – prosegue –, non penso affatto sia l’opera di ragazzini, ma di qualcuno che agisce spinto da forze oscure. Ad Arcugnano negli ultimi tempi succede sempre più spesso: sulla strada che va a Pianezze, qualcuno ha imbrattato un cartello stradale con il numero della Bestia. Non possono essere casi isolati». La soluzione, per Barbiero, la si può trovare solamente nella preghiera. «Domenica 24 aprile – conclude -, in occasione della festa della Divina Misericordia, ci siamo dati il primo appuntamento per pregare tutti insieme nel luogo dov’è stata deturpata la Madonna. Ci siamo poi trovati una seconda volta domenica 1 maggio. L’auspicio è che possa diventare un appuntamento regolare, ogni primo sabato del mese alle 19.15 durante l’ora legale, mentre alle 16 con l’ora solare. L’appello che voglio rivolgere a tutti è di recarsi sulle sponde del lago per pregare, nel silenzio e nell’amore reciproco, magari fermandosi anche solo per recitare un’Ave Maria con fede che, posso assicurarlo, fa miracoli». 
Di tutt’altra opinione il sindaco di Arcugnano, Paolo Pellizzari. «Non credo sia opera di sette sataniche – sono le sue parole -. Ho visto anch’io il cartello stradale nel quale c’era scritto il numero della Bestia, ma credo provenga dalla mano di un ignorante che non sa nemmeno scrivere. Sono cose che non vanno mai sottovalutate, ma non credo affatto si tratti di qualcosa di così pericoloso». 
Dello stesso parere anche il parroco di Arcugnano, don Lorenzo Broggian. «È il caso di lasciare perdere – il suo commento -: si tratta di alcuni ragazzacci che, non avendo nulla di meglio da fare, vanno a fare queste sciocchezze in giro per il paese. Se si dà notorietà a questi idioti che bevono birra e fanno cavolate, tra un mese ce ne troviamo dieci. Poi c’è chi in queste cose vede fenomeni satanici, ed esegue riti di riparazione, ma la realtà - conclude il sacerdote - è che sono cose che succedono in tutte le parrocchie, ed è il caso di mettere la parola fine a questa storia». 

 

Francesco Brun

Suggerimenti