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Un vicentino al Master per diventare “stellato”

Riccardo Bazzo e Sebastiano Tronco, con Boschiero e gli sponsor
Riccardo Bazzo e Sebastiano Tronco, con Boschiero e gli sponsor
Riccardo Bazzo e Sebastiano Tronco, con Boschiero e gli sponsor
Riccardo Bazzo e Sebastiano Tronco, con Boschiero e gli sponsor

I piatti più semplici, quelli della tradizione, mangiati tante volte a casa della nonna, possono diventare bucce di banana su cui scivolare e farsi male. Ne sanno qualcosa i nove giovani finalisti di “Chef Talent”, la sfida organizzata dalla scuola di alta cucina italiana dell’Esac di Creazzo della Confcommercio di Vicenza, che apriva le porte a due borse di studio per il “Master della Cucina Italia”. Borse di studio pesanti, di svariate migliaia di euro, offerte da Banca Mediolanum e da Rader Spa di Altavilla Vicentina (realtà leader nelle materie prime alimentari). Ad aggiudicarsele sono stati Riccardo Bazzo di Fontanafredda, proveniente dall’ Istituto Beltrame di Vittorio Veneto e il vicentino Sebastiano Tronco di Creazzo, proveniente dall’Artusi di Recoaro Terme. I tre “classici” che hanno messo a dura prova i nove aspiranti chef, segnalati come particolarmente meritevoli dagli istituti alberghieri del Veneto, erano il pesto alla genovese, gli gnocchi di patate, burro e salvia e i bignè alla crema. Alla giuria, composta da esperti del settore, chef, docenti e giornalisti, oltre ai due referenti delle aziende che finanziano le borse di studio, è stato affidato il compito di giudicare la corretta esecuzione dei piatti, ma anche la presentazione, l’ordine e la pulizia durante le fasi di lavorazione. «Abbiamo visto all’opera ragazzi che hanno passione ed entusiasmo, le doti che cerchiamo in tutti gli allievi del Master della Cucina Italiana - ha spiegato Ernesto Boschiero, amministratore delegato di Esac Spa, società organizzatrice del corso, che fa riferimento a Confcommercio Vicenza - chi è uscito dalla nostra scuola l’anno scorso ha portato con sé gli insegnamenti di oltre 50 docenti, confrontandosi con il meglio della tradizione e dei nuovi trend in cucina e pasticceria, oltre che acquisendo gli input culturali e gestionali oggi sempre più richiesti nel mondo della ristorazione. Il livello qualitativo attualmente raggiunto dalla cucina italiana richiede sempre più preparazione e apertura mentale e selezioni come quelle di oggi permettono di intercettare giovani volenterosi e promettenti che attraverso il Master della Cucina Italiana potranno entrare fin da subito nell’alta ristorazione». «È stata una sfida che ha messo a dura prova i ragazzi - ha aggiunto Giovanni Manfredini, vice delegato dell’ Accademia Italiana della Cucina, delegazione di Vicenza - ai due vincitori auguro di tirare fuori tutto il loro talento». Riccardo Bazzo e Sebastiano Tronco si uniranno dunque nei prossimi mesi alla “brigata”, composta al massimo da 20 allievi, che si sta costituendo in questi giorni: al di là di Chef Talent, infatti, chi vuole iscriversi al Master della Cucina Italia può avanzare la propria candidatura on line sul sito mastercucinaitaliana.it. La settima edizione inizierà il 14 gennaio 2019, saranno 5 mesi di full immersion in cucina, pasticceria e enogastronomia con un corpo docenti del quale fanno parte, tra gli altri, 25 chef per 33 stelle Michelin. Alle lezioni di teoria e pratica segue poi un tirocinio di 4 mesi in ristoranti stellati italiani. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alberto Tonello

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