Due blitz, ma nessuno sequestro. Ha toccato anche il Vicentino la maxi operazione coordinata dalla procura di Modena sullo smaltimento illecito di rifiuti scattata ieri mattina in diverse province. I carabinieri della forestale, su indicazione dei colleghi modenesi, hanno perquisito i magazzini della Altel srl, dichiarata fallita, a Quinto e a Monticello Conte Otto. Dall’indagine è emerso che lì era stato stoccato del materiale, ma i militari non hanno trovato nulla. Durante l’attività investigativa gli inquirenti hanno ricostruito un giro di smaltimento illecito di rifiuti speciali ottenuti dalle lavorazioni tessili, cascami e ritagli, che venivano classificati illecitamente, per eludere i controlli, come materia prima secondaria o sottoprodotto. Il materiale era poi trasportato nei capannoni, causando un danno ai proprietari, sia per l’indisponibilità dell’immobile che per le spese di smaltimento e di recupero. Durante le retate sono state arrestate due persone, di 53 e 40 anni, accusate di aver pianificato e gestito il traffico attraverso società che controllavano, senza ricoprire alcuna carica o ruolo, grazie a dei “prestanome”. Facevano parte dell’organizzazione pure autotrasportatori e altre persone impiegate come manovalanza nei capannoni, di solito dipendenti delle aziende. Le società erano utilizzate per emettere documenti sulla movimentazione dei rifiuti e per le autorizzazioni sulla gestione. Tra gli indagati non ci sono vicentini. • © RIPRODUZIONE RISERVATA