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Spille rosse per l’addio a Marianna

Due comunità si sono strette ieri ai  parenti di Marianna Sandonà, uccisa dall’ex compagno. COLORFOTOMarianna Sandonà
Due comunità si sono strette ieri ai parenti di Marianna Sandonà, uccisa dall’ex compagno. COLORFOTOMarianna Sandonà
Due comunità si sono strette ieri ai  parenti di Marianna Sandonà, uccisa dall’ex compagno. COLORFOTOMarianna Sandonà
Due comunità si sono strette ieri ai parenti di Marianna Sandonà, uccisa dall’ex compagno. COLORFOTOMarianna Sandonà

Un lungo abbraccio, forte e silenzioso. Così le due comunità di Montegaldella e Grisignano di Zocco, hanno voluto dare l’ultimo saluto a Marianna Sandonà, la 43enne brutalmente uccisa dall’ex compagno Luigi Segnini lo scorso 8 giugno, durante il funerale svoltosi ieri mattina nella chiesa grisignanese. Nemmeno il caldo torrido che in questi giorni sta flagellando l’Italia, ha impedito alle persone di affollare in ogni ordine di posto la chiesa, per il rito funebre celebrato da don Angelo Passarotto, parroco di Grisignano. Tra lo sventolare incessante dei ventagli, prima dell’inizio del funerale, alcune colleghe di Marianna, che lavorava come operaia alla Dab Pump di Mestrino nel padovano, hanno consegnato ai presenti delle spille a forma di fiocco rosso da appendere al petto, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. «È una nostra iniziativa per ricordare la nostra collega e amica Mery - spiega una delle colleghe, con la spilla attaccata all’altezza del cuore -. Ma è anche un modo per chiedere giustizia, perché gli spregevoli individui che si macchiano di questi crimini non restino impuniti». Poco prima dell’inizio della celebrazione, l’afa ha giocato un brutto scherzo ad una ragazza che, colta da un leggero malore, è stata prontamente soccorsa dai volontari della Croce bianca. Durante il rito funebre, don Passarotto ha invitato tutti a non lasciarsi sopraffare dall’odio e dal sentimento di vendetta «in un momento di rammarico, sconcerto e dolore, per il distacco da una persona a noi cara - ha esordito il parroco -. Nessuna parola può ora riempire il vuoto lasciato da Marianna, ma la nostra presenza discreta ha dato conforto in questi giorni a Marino, Luisa e Giulio, a cui siamo vicini con l’amore della nostra comunità cristiana. Vorremmo dare un senso a quello che umanamente non ha un senso. L’esistenza di Marianna è stata spazzata via con violenza, da una mano omicida che ha spento la vita di una giovane donna. Ma non dobbiamo lasciar parlare la vendetta e l’astio. Possiamo invece invocare giustizia, anche se questo non potrà restituirci questa sorella che abbiamo perso. La nostra fede ci dice che il volto di Marianna è nascosto ora nel volto di Cristo. Marianna è risorta con Cristo, in una vita senza più sofferenza e dolore, dove c’è solo pace, luce e misericordia». Commosso in prima fila Marino Sandonà, padre di Marianna, vicino al figlio Giulio. Assente invece la madre di Marianna, Luisa, probabilmente ancora troppo provata dal dolore della perdita. Tra i presenti alla cerimonia, anche i due sindaci dei rispettivi Comuni, Stefano Lain di Grisignano e Ciro Piccoli di Montegaldella, uniti nel lutto. Durante il funerale, nessun parente o conoscente di Marianna ha voluto prendere la parola, lasciando così spazio alle parole del parroco e al silenzio, rotto solo da un lungo applauso alla fine della cerimonia, che ha accompagnato la bara di Marianna verso il vicino cimitero. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Marini

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