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Camisano

«Sparo ai piccioni perché sporcano». Denunciato dopo aver ucciso un colombaccio

Tutto è partito dalla segnalazione di una cittadina che ha contattato le guardie zoofile dell'Enpa  dopo avere assistito all’uccisione di un colombaccio “columba palumbus” a Rampazzo di Camisano.

Ha raccontato di essere andata come al solito a portare da mangiare a un gatto che teneva in un recinto apposito perché in cura, quando ha sentito l’ennesimo colpo di fucile tipo ad aria compressa provenire dal cortile del suo confinante e quindi qualcosa cadere a terra. Dopo aver visto il colombo morto, spaventata, ha urlato e inveito contro il suo vicino di casa senza ottenere risposta. Ha raccontato che non era la prima volta che sentiva i colpi e che, essendo spariti dei gatti temeva ci fosse una relazione tra questo fatto e l'uso intenso delle armi da parte del confinante.


Le Guardie hanno posto sotto sequestro l’animale abbattuto e hanno sentito la persona indicata come possibile responsabile. L'uomo ha affermato di non aver nulla a che fare con i gatti spariti, ma ha ammesso di sparare ai colombi "torraioli" «perché sporcano».

È stato messo al corrente delle conseguenze derivanti dal reato commesso e del fatto che aveva ucciso un animale diverso da quello che immaginava: il colombaccio fa parte del patrimonio indisponibile dello Stato.
È stata quindi controllata l'arma, una carabina ad aria compressa ma con le sembianze di un fucile d’assalto, un super cannocchiale, un tamburo che contiene almeno 12 colpi in piombo dello spessore di circa 7/8mm.

Un’arma di libera vendita perché di potenza inferiore ai 7,5 joule, quindi di fatto purtroppo incontrollabile, anche se in grado di uccidere un animale a una ventina di metri o ferire seriamente una persona.

Il fucile è stato sequestrato e M.G. è stato denunciato per uccisione di animale.

«Avere messo in circolazione queste armi senza tracciabilità è stato un errore clamoroso e ne stiamo pagando tutti le conseguenze - ha considerato Renzo Rizzi - per gli operatori diventa un rebus trovare chi ha sparato, chiunque ora potrebbe avere un’arma ed è abbastanza facile modificarle e farle diventare molto più potenti».
«Le uccisioni e i ferimenti di animali d’affezione colpiti da queste armi, gatti in particolare, si stima che siano aumentati negli ultimi 5 anni nella nostra Provincia quasi del 200%».
 

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