<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Sovizzo

Colpi di fucile contro un centro di recupero: ospiti in fuga, ferita un'asina. Caccia al responsabile

Le persone erano in giardino quando l'animale, impiegato per terapie alla struttura di riabilitazione, è stato ferito. Indagini per trovare il responsabile
L'asina ferita (foto Facebook Renzo Rizzi)
L'asina ferita (foto Facebook Renzo Rizzi)
L'asina ferita (foto Facebook Renzo Rizzi)
L'asina ferita (foto Facebook Renzo Rizzi)

Colpi di fucile contro una struttura riabilitativa feriscono un’asinella. Un episodio inquietante, quello accaduto a Montemezzo, frazione di Sovizzo, in un centro terapie dove vivono 18 persone. Il fatto, avvenuto il 3 novembre, è stato reso noto solo ora per non andare a incidere sulle indagini, da Renzo Rizzi del nucleo guardie zoofile Enpa di Vicenza.

La ricostruzione

Stando alla ricostruzione erano da poco passate le 17 quando gli ospiti, che in quel momento si trovavano all’aperto, insieme a tre cani, l’asina e altri due esemplari maschi, che erano in un recinto vicino, sentono dei colpi da arma da fuoco. All’improvviso, infatti, ignoti avevano sparato alcuni colpi di fucile a distanza ravvicinata, facendo “piovere” pallini dentro l’area privata. Ne è nata una disperata fuga generale, con le persone che cercavano riparo all’interno della struttura. All’esterno intanto risuonano altri colpi. Uno di questi colpisce l’animale, impiegato per terapie, che comincia a correre ragliando disperata, rompe la recinzione e viene recuperata mezz’ora dopo, ferita al muso. 

Chi ha sparato?

Da qui è partita l’indagine, iniziando da un cane da caccia notato dagli ospiti della struttura poco prima che iniziassero gli spari. Ma il proprietario, stando alle verifiche, non avrebbe niente a che vedere con quanto successo. I colpi, secondo il nucleo Enpa, sarebbero stati esplosi da un’arma a canna liscia che utilizza munizioni spezzate e che, per questo motivo, non lasciano alcuna traccia. A quanto pare, comunque, dei testimoni avrebbero notato una persona con abbigliamento mimetico che si aggirava in zona. Un uomo poi sparito senza lasciare traccia e senza che si possa risalire, per il momento almeno, all’identità. 

Rizzi, sul suo profilo social, definisce l’evento «un comportamento vigliacco che non fa onore a nessuno, nemmeno naturalmente agli altri cacciatori che sono a conoscenza dei fatti ma tengono rigorosamente le bocche cucite». L’asina è stata curata da un veterinario: fortunatamente, i pallini non hanno colpito gli occhi e quindi non è stato rilevato alcun problema alla vista. Non è la prima volta che le guardie zoofile intervengono in episodi di crudeltà contro gli animali. Stavolta non solo è stata messa in pericolo l’incolumità degli animali, ma soprattutto delle persone.

Antonella Fadda

Suggerimenti