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Si ricorda il sacrificio del colonnello Gildoni ucciso dieci anni fa

Il monumento a Gildoni. GREGOLIN
Il monumento a Gildoni. GREGOLIN
Il monumento a Gildoni. GREGOLIN
Il monumento a Gildoni. GREGOLIN

Dieci anni fa, era il 17 luglio 2009, il colonnello dei carabinieri Valerio Gildoni, veniva freddato da un colpo di fucile da un anziano barricatosi in casa a Bosco di Nanto. L’episodio di sangue, nel cuore della campagna vicentina, scosse l’opinione pubblica per il sacrificio del giovane militare dei carabinieri caduto in servizio. Gesto che gli varrà per questo la medaglia d’oro al valor militare. Da allora, il colonnello Gildoni è stato ricordato ogni anno a Montegaldella, dove dal 2010 vi è un busto in pietra alla memoria. Al colonnello caduto, è stato anche intitolato il “memorial di calcio interforze” arrivato alla sua ottava edizione, che di anno in anno si celebra in vari paesi della provincia. Commemorazione che oggi si ripeterà alle 18,30 presso la parrocchiale di San Michele a Montegaldella con una messa concelebrata dal cappellano militare e il parroco don Gabriele Falcone. Al termine, la deposizione di una corona presso il monumento a lui dedicato. Particolarmente ricca la presenza di autorità civili e militari per il primo decennale, con gli stati maggiori dei carabinieri, il prefetto e questore di Vicenza, il presidente del Tribunale e una delegazione della Setaf di Vicenza. Alla sua prima uscita di rappresentanza il giovane vicesindaco di Montegaldella, Fabio Perilongo in rappresentanza della neoeletta Amministrazione Comunale, per gli onori di casa in una cerimonia toccante. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Gregolin

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