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Creazzo

Sfrecciano in moto
sui sentieri
Ragazzino ferito

La zona di via Masare, dov’è avvenuto l’investimento. MASSIGNAN
La zona di via Masare, dov’è avvenuto l’investimento. MASSIGNAN
La zona di via Masare, dov’è avvenuto l’investimento. MASSIGNAN
La zona di via Masare, dov’è avvenuto l’investimento. MASSIGNAN

CREAZZO. Sfrecciano in moto sui sentieri collinari di Creazzo e rischiano di travolgere un ragazzino in bicicletta. Ha corso davvero un grosso pericolo un dodicenne che qualche giorno fa, in giro in mountain bike, mentre tornava a casa si è trovato davanti due moto fuoristrada e, per evitarle, si è buttato a terra procurandosi diverse escoriazioni. L’episodio è avvenuto lungo uno dei sentieri vicino a via Masera il sabato prima di Pasqua e ancora oggi non si è risalito ai due motociclisti. A raccontare l’accaduto è il padre dell’adolescente, Luca Campagnaro. «Mio figlio con degli amici era andato a fare un giro in bicicletta – spiega – e verso le 17.30 il ragazzo si è diretto verso la nostra abitazione. Mentre percorreva il sentiero, aperto al transito solo per le mountain bike oppure a piedi, all’improvviso vicino ad una curva si è trovato davanti le due motociclette che procedevano a forte velocità».

Il ragazzino, per evitare di essere travolto, si è buttato a terra lateralmente e le moto sarebbero addirittura passate sopra il velocipede. Stando sempre al racconto del papà i due motociclisti si sarebbero prima fermati e, dopo aver chiesto al ragazzino come stava, avrebbero di nuovo inforcato i mezzi e sarebbero andati via.

Il dodicenne, a quel punto, si sarebbe messo in piedi e, dolorante, è tornato a casa zoppicando con il velocipede pressoché distrutto. «Quando è arrivato ci siamo spaventati tantissimo – prosegue Campagnaro – anche perché i motociclisti dopo avergli chiesto quali fossero le sue condizioni non hanno certo pensato ad accompagnarlo. Era solo, aveva preso delle botte alla gamba e al piede dalle quali non si è ancora completamente ristabilito. E se, per caso, si fosse sentito male per strada proprio a causa della caduta? Fortunatamente indossava il caschetto sennò avrebbe potuto riportare anche delle ferite alla testa». E aggiunge: «Se non avesse avuto la prontezza di riflessi di lanciarsi di lato sarebbe potuto finire molto peggio. Spero che qualcuno possa aver visto l’accaduto e che segnali alle forze dell’ordine».

Nello shock del momento il dodicenne non è riuscito a memorizzare i visi o le moto dei due centauri, o anche qualche particolarità per riuscire a risalire alla loro identità, ma la famiglia si è rivolta alla polizia locale “Unione Terre del Retrone”. «Siamo a conoscenza del fatto e immediatamente ci siamo attivati – afferma il comandante, Luigi Martino – eseguendo dei servizi appositi in borghese nella zona per cercare di individuare queste persone ma soprattutto come deterrente per questo tipo di fenomeno».

Antonella Fadda

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