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Promossi gli “agrichef” narratori di cibo buono

I 13 neo diplomati “agrichef” dopo aver superato l’esame finale
I 13 neo diplomati “agrichef” dopo aver superato l’esame finale
I 13 neo diplomati “agrichef” dopo aver superato l’esame finale
I 13 neo diplomati “agrichef” dopo aver superato l’esame finale

Il cuoco contadino. Che non è un nuovo reality a scavalco tra vita in campagna e aspiranti chef, ma il diploma in “Agrichef” conseguito da 13 gestori di agriturismi, principalmente vicentini. All’Agriturismo Barco Menti di Monteviale, infatti, alla presenza del presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola e di Terranostra Vicenza, Riccardo Lotto, e di Padova, Emanuele Calaon, nonché del primo agrichef d’Italia, Diego Scaramuzza, con accanto una giuria, hanno conseguito il riconoscimento di cuoco contadino 13 aspiranti chef di campagna. Essere un cuoco contadino significa portare in tavola, negli agriturismi, i profumi ed i sapori del territorio, con un tocco di innovazione finalizzata a valorizzare il luogo in cui i prodotti sono nati. È stata chiara l’assessore regionale alla Formazione, Elena Donazzan: «Questa figura professionale è nata in Veneto ed è fondamentale a valorizzare i prodotti locali, trasformarli con passione e semplicità eo a trasmettere emozioni uniche che solo un agrichef può dare». E proprio sulla capacità dei piatti contadini di trasmettere emozioni si è soffermato il presidente nazionale di Terranostra, Diego Scaramuzza: «I piatti proposti ad una giuria d’eccezione hanno fatto riflettere che si deve continuare a lavorare con questo spirito ed entusiasmo, in quanto è fondamentale arrivare al cuore dei nostri ospiti. Solo così si può fare la differenza». Concetti condivisi anche dal presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, con al fianco il presidente provinciale di Terranostra, Riccardo Lotto: «In questa giornata abbiamo trasmesso un messaggio chiaro: l’agriturismo di oggi è capace di fare la differenza. L’innovazione è riuscita ad accantonare la competizione, che si sta via via trasformando nella capacità delle imprese agrituristiche di fare rete e di crescere nel segno della condivisione degli obiettivi e della qualità del servizio, offrendo prodotti sempre più all’altezza del territorio». Con questi presupposti, dopo oltre cento ore di formazione, teorica e pratica, hanno conseguito il diploma 13 cuochi contadini di Coldiretti delle province di Vicenza e Padova, che hanno frequentato “l’Agrichef Academy”. A valutare il lavoro dei 13 cuochi contadini, divisi in quattro squadre, a seconda della portata da presentare, una giuria di esperti del settore agroalimentare, composta da Diego Scaramuzza, dallo chef e sommelier Alessandro Tannoia, docente di tecnica di cucina al centro polifunzionale “Don Calabria” e della “Bottega dello Speziale”, dal giornalista enogastronomico de Il Giornale di Vicenza, Alberto Tonello, dal giornalista Matteo Crestani, dagli agrichef vicentini e padovani, dal presidente di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola e dai presidenti di Terranostra Vicenza, Riccaro Lotto e Padova, Emanuele Calaon. Pur con alcune differenziazioni tra i vari piatti, il giudizio della giuria è stato di promozione dei corsisti, che hanno così ricevuti il diploma. Ecco i nomi dei 13 nuovi cuochi contadini: Barbara Calaon, Bacco e Arianna a Vò Euganeo, Elisa Donà, la Scacchiera di Padova, Alessandro Ravazzolo, la Scacchiera di Padova, Francesca Frison, Casa in Campagna di Torreglia, Tiziana Guidolin, Malga Vittoria a Pove, Massimo Mazzaggio, La luna nel Pozzo di Sarego, Stefano Menti, Barco Menti di Monteviale, Sofia Molon, Fattoria Valle delle Gombe a Teolo, Michele Mosele, Malga Spill a Gallio, Andrea Negretto, Colli Berici di Arcugnano, Michela Pauletto, Dai Colombari a Sarcedo, Annamria Pesavento, Cà Sorda ai Pennar di Asiago e Monica Toniolo Ai Colli di Vo Euganeo. •

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