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Polemica sulla piscina che fa acqua

Carenze igieniche, chiodi sporgenti, porte traballanti e spogliatoi posticci. Si possono riassumere così le lamentele arrivate da più cittadini in merito alle condizioni della piscina comunale di Cavazzale. C’è chi si è lamentato su Facebook e chi ha preso carta e penna e scritto una mail ufficiale al Comune, con la descrizione puntuale di tutto quello che non andrebbe, a partire dal personale, considerato insufficiente a gestire un impianto visitato da centinaia di persone, specie in questi mesi estivi, quando in piscina si può trovare ristoro. Dell’argomento se ne è occupato anche il consiglio comunale, con una interrogazione presentata dal gruppo di minoranza “Monticello che vorrei”. «Quelli della piscina sono problemi che si trascinano da anni - afferma il consigliere Marco Rabito di “Monticello che vorrei” -. L’impianto è vecchio, per sistemarlo occorrerebbe un intervento costoso, ma finora si è preferito tirare avanti. Ora però le criticità sono diventate troppe e non sono più accettabili. È una questione di decoro anche per il paese». A rispondere alle minoranze in consiglio comunale ci ha pensato il vicesindaco Cristina Zanini, che ha riferito di come l’amministrazione, a conoscenza delle problematiche, ha preso in mano la situazione. «Come amministrazione abbiamo avuto un incontro assieme al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici con il gestore della piscina, nel quale erano stati individuati degli interventi urgenti, in parte a carico del Comune e in parte del gestore. Ad un sopralluogo fatto ai primi di agosto si sono viste alcune migliorie in corso, mentre la scorsa settimana erano stati eseguiti ulteriori passaggi. Di certo la situazione degli spogliatoi è problematica e richiede di intervenire, sarà una priorità prima dell’apertura della nuova stagione». Al gestore, aggiunge Zanini, è stata anche inviata una diffida per verificare che gli interventi sostenuti dal Comune competessero veramente all’ente pubblico. In caso contrario prenderemo provvedimenti». La minoranza, però, punta il dito contro il sindaco, Damiano Ceron. «Nella passata amministrazione era assessore allo sport - attacca Rabito a nome del suo gruppo consiliare -. Perché non ha provveduto a risolvere i problemi prima dell’apertura della stagione? L’amministrazione ha aperto nonostante fosse consapevole dei problemi che c’erano». Per il sindaco Ceron l’attacco è del tutto «strumentale. La piscina a giugno si trovava nella stessa condizione dell’anno precedente. Come tutti gli anni, piccoli interventi di manutenzione erano stati eseguiti, ma si trattava di piccoli interventi di manutenzione ordinaria, niente di particolare. Se le piscine sono così messe male perché continuano a frequentarle centinaia di utenti e molte famiglie? Se proprio una piscina non mi piace, allora cambio. Quello che è successo veramente è che ci sono state le elezioni e qualcuno ha pensato di tirare di nuovo in ballo la questione. Ad ogni modo, nel nostro programma elettorale è prevista la ristrutturazione dell’impianto natatorio, dello spogliatoio e del bar. Sono tra le nostre priorità». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Frison

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