<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Torri di Quartesolo

«Picchiato dai bulli». Ma l'ottantunenne si era inventato tutto

L'anziano abita in via Dal Ponte, a Marola di Torri di Quartesolo
L'anziano abita in via Dal Ponte, a Marola di Torri di Quartesolo
L'anziano abita in via Dal Ponte, a Marola di Torri di Quartesolo
L'anziano abita in via Dal Ponte, a Marola di Torri di Quartesolo

Aveva raccontato di essere stato picchiato da un gruppo di giovani, ma ora ha cambiato versione. I carabinieri della stazione di Torri di Quartesolo hanno ricostruito quanto avvenuto nella tarda serata di venerdì scorso in via dal Ponte. Il pensionato di 81 anni non era stato aggredito da una baby gang, come aveva detto, ma è caduto da solo nel vialetto della propria abitazione. A confessarlo ai militari, che sono andati a fargli visita in ospedale dov'è ricoverato con una gamba rotta e numerosi traumi alle costole e a una spalla, è stato lo stesso anziano, che al momento non risulterebbe essere particolarmente lucido. La nuova versione è poi stata confermata da alcune persone.

A far scattare l'allarme erano state le parole del pensionato, che poco prima della mezzanotte di venerdì era stato soccorso dal personale del Suem e accompagnato al pronto soccorso. Il paziente aveva infatti riferito a medici e infermieri di essere stato preso a botte da alcuni ragazzi, ai quali aveva chiesto di smetterla di fare baccano perché non riusciva a dormire. Ecco perché dall'ospedale San Bortolo, nelle ore successive al ricovero, hanno inviato il referto medico ai carabinieri di Torri di Quartesolo. Questi ultimi, dato che la prognosi assegnata all'anziano è di trenta giorni, hanno dunque avviato un'indagine d'ufficio. Senza perdere tempo, i militari si sono presentati al reparto dove è ricoverato il pensionato che, a quel punto, ha cambiato la propria versione e ammesso di essere scivolato da solo. I carabinieri hanno comunque voluto approfondire la vicenda per mettere al loro posto tutti i tasselli. Il passo successivo è stato quello di parlare con alcuni residenti e con il titolare e i frequentatori di un bar che si trova nelle vicinanze. Tra loro ci sono anche alcuni giovani che, venerdì sera, avevano raccolto l'allarme lanciato dall'anziano e lo avevano soccorso. Uno di loro aveva inoltre contattato il 118 per chiedere l'invio di un'ambulanza. Resta ora da capire perché l'anziano protagonista della vicenda, che aveva suscitato un certo scalpore in paese, si fosse inventato tutto. 

Valentino Gonzato

Suggerimenti