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Nuovo baby Consiglio «Abbiamo tante idee»

La seduta di insediamento del rinnovato Consiglio dei ragazzi .   M.M.
La seduta di insediamento del rinnovato Consiglio dei ragazzi . M.M.
La seduta di insediamento del rinnovato Consiglio dei ragazzi .   M.M.
La seduta di insediamento del rinnovato Consiglio dei ragazzi . M.M.

Un insediamento in piena regola, con tanto di presentazione dei nuovi consiglieri e di discorso del sindaco. No, non ci sono state delle nuove elezioni amministrative a Torri di Quartesolo. L’insediamento in questione è stato quello del Consiglio comunale dei ragazzi delle scuole medie quartesolane, rinnovato nei giorni scorsi con apposite elezioni. I “baby consiglieri”, hanno potuto sedersi materialmente sui banchi della sala consigliare, prima dell’inizio della seduta ordinaria degli adulti. «Il Consiglio comunale dei ragazzi di Torri esiste da più 15 anni - ha spiegato Stefano Zausa, assessore (adulto) con delega alle politiche giovanili -. Questo sarà un insediamento un po’ particolare, perché faremo sedere al nostro posto i ragazzi di prima media che sono subentrati ai ragazzi di terza che erano nel Consiglio comunale e che sono usciti a conclusione del loro ciclo scolastico». Ragazzi che Zausa ha definito «con spirito civico e già molto vicini a temi importanti». La parola è poi passata a Serena Ronzan, al secondo anno come sindaco dei ragazzi: «Quest’anno ho parecchie proposte che spero possano essere realizzate», ha esordito. Tra queste, «la creazione di un murales a Marola», «l’organizzazione di una manifestazione a sostegno del cambiamento climatico a scuola» e «il ballo di fine anno». «Il Consiglio comunale dei ragazzi è una realtà viva e sentita nelle scuole di Torri e Marola - ha commentato una delle professoresse dell'istituto -. Il nostro compito è portare avanti questa attività in cui crediamo, perché avvicina i ragazzi al mondo politico e civile. Nel loro piccolo ci mettono l’anima». Solo parole di elogio da parte del sindaco Diego Marchioro, che ha definito il Consiglio dei ragazzi come «parte dell’educazione civica, dove c’è da fare un lavoro importante». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Marini

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