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Quinto Vicentino

«Niente nettare per anni dopo la potatura dei tigli»

Non c’è pace per le api dell’Est Vicentino. Dopo le polemiche scatenate lo scorso giugno tra l’Associazione regionale apicoltori del Veneto e il Comune di Bolzano Vicentino, in merito all’utilizzo di alcune sostanze insetticide nel territorio, ora gli apicoltori regionali puntano il dito contro l’Amministrazione comunale del vicino paese di Quinto Vicentino. L’accusa, questa volta, è quella di aver potato “selvaggiamente” nei giorni scorsi una serie di tigli importanti per le api e per la produzione di miele.
«L’attenzione all’apicoltura - recita una nota diffusa dall’associazione e firmata dal presidente degli apicoltori veneti Gerardo Meridio -, alla biodiversità, alle sostanze nettarifere, utili non solo a produrre miele ma in primis ad alimentare le api, si scontrano con disinteresse o purtroppo con azioni che contribuiscono alla loro estinzione». Il riferimento è alla potatura degli alberi situati lungo via Quintarello, strada che collega il territorio di Quinto con quello di Bertesina. Un viale, «meta di molti apicoltori, locali e non, che grazie ai tigli producevano un pregiato miele di tiglio. Grazie a questa potatura selvaggia, le piante, sperando sopravvivano, per i prossimi tre quattro anni non produrranno nettare, le api non avranno alimentazione e non si produrrà miele. Non bastava il clima pazzo, ci mancava solo l’irresponsabilità, non so se attribuibile all’Amministrazione di Quinto Vicentino, ai tecnici o all’azienda appaltatrice. Anche perché quattro piante sono potate bene, le altre cento e più castrate».
Una pesante critica, dunque, contro il lavoro di potatura svolto nei giorni scorsi. «Rimane l’amarezza perché, di fronte a progetti ambiziosi dell’Amministrazione comunale sulla biodiversità e a favore degli insetti impollinatori in cantiere, poi si cade sulla potatura dei tigli - conclude la nota -. Comune purtroppo da annoverare, al momento, nella lista dei Comuni nemici delle api».
Non si è fatta attendere la risposta di Renzo Segato, sindaco di Quinto Vicentino: «Sono sorpreso da questo comunicato - le parole del primo cittadino - e amareggiato perché l’associazione non ha prima cercato un confronto con noi. La potatura è iniziata la scorsa settimana ed è una potatura normale. È stata eseguita, a seguito di una gara, da una ditta autorizzata e del settore. Ci siamo anche avvalsi di personale competente proprio per evitare potature sbagliate. Si tratta di alberi in prossimità di strada, non sono situati in mezzo ai campi. Noi teniamo tantissimo a quelle piante e questa potatura non creerà dei danni». Segato rifiuta poi l’etichetta di Comune “nemico delle api”. 
«Il Comune di Quinto Vicentino, assieme agli altri Comuni attraversati dalla ciclopista Piar, ha vinto un finanziamento per un progetto che prevede la realizzazione di alcune aree, nel territorio del paese, destinate proprio al ripopolamento delle api e alla produzione di miele grazie a delle startup. L’attenzione su questa tematica quindi c’è».

 

Marco Marini

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