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Nel novembre del 2016 fu denunciato un pensionato

A Cavazzale era già successo. Nel novembre del 2016 in via Istria, a pochi passi dal palazzetto dello sport, erano state trovate delle polpette avvelenate. A gettarle nei giardini di alcune abitazioni un avvelenatore seriale che, dopo essere già stato segnalato in passato, era stato anche immortalato dalle telecamere e poi identificato dai carabinieri. Per due giorni consecutivi una famiglia aveva scoperto in giardino pezzi di cibo conditi con veleno per topi o per lumache. Un rischio non solo per i cani, due pastori svizzeri, ma anche per un bambino, uno dei figli della coppia che vive nell’abitazione. Ad accorgersi delle due polpette sul prato di casa fortunatamente erano stati il proprietario dell’abitazione e la moglie e non i due cani o, peggio ancora, i figli. In seguito all’accaduto i carabinieri avevano avviato subito le indagini controllando le immagini delle videocamere di sorveglianza. Immagini che poco tempo dopo permisero agli investigatori di identificare il presunto autore dei tentati avvelenamenti, un pensionato della zona di 69 anni che fu denunciato per “tentata uccisione di animale”. I carabinieri, per altro, trovarono nella casa dell’uomo le stesse polpette al veleno gettate nei giardini di via Istria. Un particolare che ha contribuito ad aggravre la posizione del pensionato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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