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«Nadia prese a cuore la mia sfida al gioco»

Nadia Toffa e Francesco Fiore al tempo dei servizi televisivi
Nadia Toffa e Francesco Fiore al tempo dei servizi televisivi
Nadia Toffa e Francesco Fiore al tempo dei servizi televisivi
Nadia Toffa e Francesco Fiore al tempo dei servizi televisivi

«Nadia era una persona positiva, intelligente, con un gran cuore e grazie alla sua sensibilità fuori dal comune riusciva a realizzare servizi di grande spessore su tematiche di rilievo come il gioco d’azzardo». Francesco Fiore, ex giocatore compulsivo di Altavilla lontano dalle sale slot dal 2012, era intervenuto ad alcuni servizi de “Le Iene” e “Open Space” e ricorda così la conduttrice e giornalista morta ieri di cancro. «Il primo incontro con Nadia è stato negli studi di Mediaset nel 2013. Si è emozionata mentre gli raccontavo del mio passato nel gioco d’azzardo e fino a dove mi ero spinto per giocare con i danni per me e per la mia famiglia. Aveva preso a cuore questo mio battagliare il sistema del gioco d'azzardo. Siamo entrati immediatamente in sintonia. Era molto empatica ed era facile entrare in sintonia con lei. Come giornalista era molto acuta. Capiva che parlare di dipendenza patologica non era semplice. Era una che credeva molto nel suo lavoro e nelle sue idee. Era caparbia. Scavava fino in fondo ai problemi cercando di trasmettere al pubblico questo suo interesse. Non mollava mai e lo si è visto anche nel modo di affrontare la malattia». Nei social Fiore usa queste parole per raccontare com’era Nadia. «Mi dicesti che son stato quello che, fra tanti, era riuscito a farti capire meglio cos'è la dipendenza psicologica da gioco d'azzardo, questa addiction che rovina le famiglie. Forse perchè te ne parlavo col cuore oltre che con la testa lucida. Sono certo che se il cancro non ti avesse rapito si sarebbe fatto qualche altro bel servizio insieme. Terrò nel cuore la fiducia e la stima che riponevi in me. Un abbraccio, Nadia!». A dover destare l’attenzione dell’opinione pubblica non è solo il dramma del gioco d’azzardo per adulti, ma anche le dipendenze di bambini, come è il caso del servizio de “Le Iene” del 2015 su macchinette che promettevano vincite in ticket nel quale era intervenuto lo stesso Fiore. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Laura Guarducci

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