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Multe e controlli, la prostituzione frena

Una delle “postazioni di lavoro” delle prostitute, in attese dei clienti. ARCHIVIOUna lucciola durante la contrattazione con un cliente. ARCHIVIO
Una delle “postazioni di lavoro” delle prostitute, in attese dei clienti. ARCHIVIOUna lucciola durante la contrattazione con un cliente. ARCHIVIO
Una delle “postazioni di lavoro” delle prostitute, in attese dei clienti. ARCHIVIOUna lucciola durante la contrattazione con un cliente. ARCHIVIO
Una delle “postazioni di lavoro” delle prostitute, in attese dei clienti. ARCHIVIOUna lucciola durante la contrattazione con un cliente. ARCHIVIO

In calo la presenza di clienti delle prostitute ad Altavilla, Creazzo e Sovizzo. Sono passate da 66, fra gennaio a giugno 2017, a 12 nello stesso periodo di quest’anno le multe nei confronti di chi carica in auto le lucciole. Una flessione di quasi l’82 per cento. Sembra funzionare la modalità d’azione messa in campo dalla polizia locale “Unione Terre del Retrone” che nel giro di due anni ha portato ad un graduale e costante abbassamento della presenza dei clienti e, di conseguenza, anche delle prostitute. Un sistema semplice ed efficace, come osserva il comandante, Serena Volante: controlli costanti e disturbi continui durante le contrattazioni e multe di 500 euro ai clienti. «È un’azione che sta dando i suoi frutti – spiega – dal momento che siamo passati da 66 del 2017 a 34 multe, nel primo semestre 2018, fino alla dozzina di quest’anno. Quindi un primo calo è stato del 50 per cento e il secondo del 64». La diminuzione è frutto della continua sorveglianza in primis lungo la Strada Regionale 11 e anche nelle vie più isolate dei tre Comuni. Verifiche che vengono effettuate praticamente tutte le sere dalle pattuglie. L’intento è chiaro: abbassare la richiesta, di conseguenza tenere lontani gli automobilisti perché, se vengono colti in flagrante, devono pagare una sanzione salata. In contemporanea allontanare le lucciole che, a questo punto, preferiscono tenersi a distanza dai paesi e cercare zone più appetibili. «Abbiamo fatto verifiche regolari nei parcheggi più isolati, nelle zone industriali dove di sera e di notte le fabbriche sono chiuse e ovviamente lungo la Regionale – prosegue il comandante – continuiamo anche oggi. Spesso abbiamo agito anche dietro segnalazioni dei residenti, che ci indicavano le aree dove spesso si appartavano i clienti e le prostitute. Oggi le telefonate non arrivano più, significa che i servizi ad hoc stanno funzionando». Soddisfatta dei passi in avanti anche la presidente dell’Unione, e sindaco di Creazzo, Carmela Maresca: «Purtroppo i Comuni hanno poche armi per combattere questo fenomeno – dichiara -. Abbiamo una particolare attenzione al problema e la nostra polizia locale è molto efficiente. I dati parlano da soli, la presenza certo non è stata debellata però è diminuita e l’obiettivo è di eliminare i clienti. Non abbasseremo certo la guardia». Nei quasi sette chilometri della Sr 11 di competenza della polizia locale del Retrone attualmente sono una quindicina le donne che offrono prestazioni sessuali a pagamento. «Con l’estate il numero aumenta – puntualizza Volante – ma, in media, possiamo affermare che la loro presenza è notevolmente diminuita. Ci sono alcune sere che non sono presenti più di cinque prostitute». Altro traguardo raggiunto, grazie sempre alle sanzioni, è la costante diminuzione di coloro che si appartano. «Accade più spesso che le lucciole adeschino il cliente in strada e poi si trasferiscano nell’appartamento. Purtroppo finché c’è domanda, continuerà ad esserci offerta» conclude il comandante. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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