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Ministero lumaca Il contributo diventa una beffa

Le scuole medie Zanella, oggetto del finanziamento, in una foto d’archivioIl sindaco Renzo Segato
Le scuole medie Zanella, oggetto del finanziamento, in una foto d’archivioIl sindaco Renzo Segato
Le scuole medie Zanella, oggetto del finanziamento, in una foto d’archivioIl sindaco Renzo Segato
Le scuole medie Zanella, oggetto del finanziamento, in una foto d’archivioIl sindaco Renzo Segato

Un finanziamento statale che rischia di compromettere i lavori eseguiti con il finanziamento europeo. È uno dei paradossi della burocrazia quello che sta avvenendo a Quinto Vicentino. Al centro del problema si trova la scuola media “Zanella”, dove la scorsa primavera sono stati inaugurati i lavori di efficientamento energetico, eseguiti grazie ad un contributo europeo gestito dalla Regione Veneto. Un contributo che ha permesso al Comune di disporre una cifra di circa 1,2 milioni di euro per effettuare la sostituzione dei serramenti e degli impianti, il miglioramento del comfort termico e ambientale, l'ombreggiamento mediante frangisole esterni, la messa in sicurezza dei solai con sistema antisfondamento e il rinnovo dei locali situati a nord e degli spogliatoi della palestra. Tutti interventi ai quali ora potrebbe toccare rimettere mano. Il Comune di Quinto, infatti, è diventato assegnatario di un contributo statale di circa 240 mila euro da spendere per l’adeguamento antisismico della scuola. Intervento che, a rigore, andrebbe fatto prima di qualsiasi intervento di miglioramento energetico ma che, stando a quanto riferisce il sindaco Renzo Segato, non è stato possibile eseguire prima proprio per le lungaggini burocratiche del finanziamento statale. «La domanda per il finanziamento l’avevamo presentata al Ministero ancora cinque anni fa – spiega Segato -. Il Comune di Quinto era entrato nella graduatoria per ricevere il contributo, ma le coperture non erano sufficienti per averlo in tempi brevi. L’anno successivo, è uscito il bando europeo per l’efficientamento energetico, al quale abbiamo partecipato, vincendolo, tramite la Regione Veneto». Intanto, però, da Roma le risposte ancora non arrivavano. «Eravamo ben consapevoli che avremmo dovuto eseguire prima l’adeguamento antisismico – prosegue il sindaco – e abbiamo tentato in tutti i modi di allungare i tempi del finanziamento europeo, ma se fossero scaduti avremmo perso il contributo. Non c’è stato altro da fare che dare inizio ai lavori». Lavori che sono stati eseguiti e, come dicevamo, inaugurati la scorsa primavera. Nelle scorse settimane, però, da Roma sono arrivate novità: «Ci è stato comunicato che abbiamo ricevuto il finanziamento – dice il sindaco -, lo abbiamo inserito nel bilancio approvato in consiglio mercoledì 20 febbraio. Nei prossimi giorni sarà necessario incontrarsi con i tecnici per capire come intervenire sulla scuola compromettendo il meno possibile di quanto già realizzato». Alla base del paradosso, secondo Segato, «C’è l’incapacità di coordinare i contributi pubblici nazionali ed europei». Di tutt’altro parer e è Andrea Miazzolo, sfidante di Segato alle elezioni dello scorso giugno e capogruppo di minoranza. «L’amministrazione è sempre brava a scusarsi – afferma Miazzolo - però rimane uno spreco di denaro perché sarà necessario rifare almeno il cappotto esterno, visto che di solito gli adeguamenti antisismici sono gabbie esterne. C’è sempre l’abitudine a dare colpe agli altri. Però bisogna guardare il risultato finale. Secondo noi sono buttati via un sacco di soldi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Frison

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