Responsabile delle minacce, ma non delle molestie. Il giudice Carli ha condannato, nei giorni scorsi, Giuseppe Di Reda, 29 anni, residente a Camisano in via Silvestri. Per lui due mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena.
L’imputato, difeso dall’avv. Alessandro Zocca, doveva difendersi dalle accuse di molestie e minacce ad Anna Trabaldo e Domenico Mazzola, di Torri di Quartesolo (le parti offese erano tutelate dall’avv. Davide Verlato). I fatti contestati dalla procura riguardavano il periodo compreso fra l’agosto 2010 e le prime settimane del 2011. Secondo l’accusa, Di Reda - guardia giurata - avrebbe tormentato Anna, inviandole ripetutamente dei messaggini sul cellulare per motivi futili e biasimevoli, a tutte le ore del giorno e delle notte; le avrebbe mandato fino a 70 sms al giorno, allo scopo di indurla ad avviare con lui una relazione sentimentale, stando a quanto contestato dalla procura nel capo di imputazione. Inoltre, l’avrebbe pedinata mentre andava al lavoro o tornando a casa, creandole una certa tensione. Ma da questa accusa l’imputato è stato prosciolto, perché i fatti sono stati cancellati dal tempo: è scattata la prescrizione, anche se per il pubblico ministero onorario Ghirotto l’imputato li aveva commessi.
Il 28 gennaio di cinque anni fa, inoltre, a Torri di Quartesolo, l’imputato aveva minacciato Mazzola, agitando contro di lui l’arma di servizio e facendogli intendere che avrebbe sparato, in relazione al suo rapporto con Trabaldo. Di Reda si è sempre difeso dalle accuse professando la sua innocenza; potrà presentare ricorso.