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Caldogno

L'Europa sdogana
il vino Clinto
con un trucco

Un grappolo di uva Clinto
Un grappolo di uva Clinto
Un grappolo di uva Clinto
Un grappolo di uva Clinto

CALDOGNO. Parte dall'Europa la rivincita del ruspante e clandestino Clinto. Dopo anni di bastonate gli appassionati, che da Villaverla hanno tentato la scalata all'Olimpo europeo, del rosso dell'uva ibrida americana, così diffusa nelle campagne venete, potranno brindare alzando il bicchiere proibito. Da Bruxelles è arrivato, infatti, il responso del ministro dell'agricoltura europeo all'interrogazione presentata dall'eurodeputata leghista Marta Bizzotto sulla salvaguardia del Clinto, alle cui uve è vietata la classificazione comunitaria. L'Ue suggerisce a Roma un trucco, una soluzione "all'italiana": «Le autorità italiane potrebbero prendere in considerazione l'utilizzo di una denominazione composta, ad esempio "vino Clinto", evitando qualsiasi confusione con prodotti corrispondenti alle categorie di vino».  Dunque, l'Europa conferma che con quell'uva non si può fare il vino ma a questo punto basterebbe considerarlo una bevanda. Uno spiraglio che ha già fatto levare le "scodelle" del vino dei nonni alla "Confraternita del Clinto" di Villaverla. «Abbiamo vinto una battaglia, ma la resa dei conti ora sarà a Roma». 
 

Elia Cucovaz

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