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Il sindaco dice no alla telefonia 5G «Almeno per ora»

L’Amministrazione comunale di Longare si fa garantista con il principio di “precauzione e tutela della salute pubblica”, a favore dei dubbi rivolti alla nuova e imminente tecnologia telefonica del 5G di prossima applicazione, andando così a infoltire le file del “comuni dubbiosi”. Lo annuncia il primo cittadino, Matteo Zennaro, con l’ordinanza di “divieto di sperimentazione e/o installazione del 5G sul territorio comunale”. «Come sindaco –motiva la sua decisione il primo cittadino -, ho deciso di firmare l’ordinanza non per esprimere un giudizio sulla futura tecnologia telefonica, ma per dare attuazione ad un principio fondamentale nel ruolo di responsabile della salute dei miei concittadini: quello di precauzione». Longare quindi, sceglie di congelare la sperimentazione nel suo territorio: «Le radiofrequenze del 5G non risultano esaurientemente motivate, per l’assenza di studi preliminari sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una massiccia, multipla e cumulativa installazione di nuove antenne che, inevitabilmente, andranno a sommarsi alle decine di migliaia di stazioni radio base ancora operative, cui vanno sommati i migliaia di ripetitori Wi-fi». Niente nuove antenne a Longare, quindi, almeno fino a quando la comunità scientifica o il legislatore si esprimerà sulla questione: «Fino ad allora, rispondendo alle preoccupazioni espresse da molti miei cittadini – aggiunge Zennaro-, sospendo ogni nuovo impianto». Un “no” che comunque non sarà definitivo: «Se in futuro arriveranno garanzie verso la salute pubblica –conclude il sindaco-, sarò pronto a ritirare l'ordinanza. Fino ad allora però, non voglio che si sperimenti sulla testa dei miei cittadini». Una posizione, questa, che sta trovando sempre più consenso su altri sindaci locali, alcuni dei quali hanno già espresso la disponibilità a replicare l’esempio di Longare. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Gregolin

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