Creazzo storia da riscoprire? Oh yes. Ne è convinto il prof. Michael Knapton, inglese di nascita e creatino d’adozione, che da anni si occupa di scavare nelle nebbie del passato del paese e riportarlo alla luce. Storia antica e recente lunga oltre mille anni e così, dopo aver dedicato il primo volume che va dall’anno Mille fino al 1818, il secondo si è focalizzato sull’Ottocento e Novecento. «Nell’800 anche a Creazzo esisteva l’accoglienza di bimbi “esposti” nelle famiglie – spiega il professore, docente di storia moderna all’università di Udine – così come erano presenti i proprietari terrieri che condizionarono a fondo la vita del paese. Durante la Grande guerra, invece, il paese intero fu quasi militarizzato fra preparativi di difesa, che sono documentati dalle mappe, la presenza numerosa di truppe e profughi, e così via». Di questo e di altro si parlerà oggi alle 20.30, nell’auditorium delle scuole Manzoni dove il volume, che contiene sei saggi, sarà presentato. A firmare il libro oltre a Knapton che ne è pure curatore, Leonida Cattani, Debora Concato, Reginaldo Dal Lago, Silvano Faggionato, Renato Nardon, Sonia Residori, Federica Tadiotto e Giorgio Trivelli. «Per Creazzo - prosegue Knapton - il bisogno di storia era ed è particolarmente forte. Ancor più che in molte altre realtà vicentine, la comunità e il territorio hanno conosciuto mutamenti epocali nel secondo ’900. La popolazione superava di poco mille residenti a inizio ’800; oggi, invece, superiamo gli 11 mila abitanti. Quanto al territorio, nello stesso periodo la sua estensione e i suoi confini erano già quelli odierni». Non manca anche la vicenda dell’acqua potabile: dalle fontane e dai pozzi del XIX secolo ai pericoli per la salute divenuti molto evidenti fra i due conflitti mondiali, fino alla realizzazione dell’acquedotto nel secondo dopoguerra, ma anche ai gravi danni arrecati allora alle falde dall’inquinamento. «La Creazzo di oggi è fatta in gran parte di famiglie immigrate negli ultimi 60 anni - conclude - ma il paese esprime una comunità viva e attiva, fatta di famiglie che comunque ci radicano una parte importante del loro vivere, e che quindi sono gli eredi, ideali e reali, della storia narrata in questo libro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA