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Il piattino lasciato a scuola con i biscotti per i compagni

Sul piattino in segreteria resta una manciata di biscotti. «Ce li aveva regalati lunedì dopo averli preparati assieme alla sua insegnante – sussurra la preside dell'istituto comprensivo, Antonella Cervio - era così felice». Il senso di Benjamin per la vita, Benjamin che quando mancavano 5 giorni al suo 14° compleanno è morto durante un banale intervento odontoiatrico, è racchiuso tutto in quel piccolo dono offerto con il sorriso, lui che di sorridere non aveva mai smesso. È un giorno di dolore per la scuola “Ungaretti” e per l'intero paese, raggiunto ieri dalla notizia della scomparsa di Benjamin Tyler Bryant. Una tragedia che ha colto impreparati i familiari, gli amici e quanti conoscevano e volevano bene a Benjamin, che pure in pochi anni di vita aveva dovuto affrontare un complesso percorso ospedaliero a causa di una serie di gravi problemi di salute che lo avevano costretto su una sedia a rotelle. «Era il bambino di tutti noi – si commuove il sindaco Maria Cristina Franco – nonostante le difficoltà era sempre allegro, guardava i suoi coetanei correre e giocare ed era comunque contento. Era speciale, dotato di una grande intelligenza, credo davvero che se in questi pochi anni che gli sono stati concessi Benjamin ha avuto una missione è stata quella di far capire a tutti che si può essere sereni anche e nonostante la malattia». Ad avvertire i compagni e gli insegnanti di ciò che era accaduto è stato uno zio, incaricato anche di riportare a casa la sorellina Elisabetta. «Sono tutti disperati – racconta la dirigente scolastica Cervio - anche per questo domani (oggi per chi legge) avremo nelle classi un pedagogista». P er l'ultimo saluto, che si terrà quasi certamente a Costabissara, ci vorrà ancora qualche giorno. I biscotti sono ancora nel piattino. «Non abbiamo il coraggio di mangiarli – ammettono tutti - li lasceremo lì». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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