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Il colpo a Studio Verzì «Dal bottino di abiti ricaveranno poco»

La porta sfondata dai ladri.   M.M
La porta sfondata dai ladri. M.M
La porta sfondata dai ladri.   M.M
La porta sfondata dai ladri. M.M

«Non siamo una pellicceria e nel nostro showroom non abbiamo pellicce». Ci tiene a precisarlo Giampaolo Verzì, contitolare assieme alla moglie dello Studio Verzì di Torri di Quartesolo, dopo il furto avvenuto l’altra notte, quando i ladri hanno fatto man bassa di abiti firmati. «Stiamo ancora verificando l’ammontare dei danni - continua -. Più o meno saremo sui 15 o 20 mila euro. Il valore dei capi rubati, invece, è più basso di 70 mila euro». I vestiti trafugati dai malviventi, facevano parte di alcuni campionari presenti all’interno dello showroom al momento del furto. «Noi non siamo un negozio, siamo degli agenti di commercio. Non abbiamo un magazzino per i vestiti. Ogni tanto ci arriva qualche campionario, ma il più delle volte, durante l’anno, non abbiamo capi nel nostro showroom. Con le pellicce, invece, non abbiamo niente a che fare». Dubbi anche sulla “professionalità” dei malviventi. «Per come hanno agito, non mi sono sembrati dei professionisti. Hanno impiegato molto tempo per forzare il cancello principale, riuscendo ad aprirlo solo in parte, e non hanno incrociato la vigilanza privata solo per una questione di secondi. Hanno avuto molta fortuna e inoltre, il guadagno finale che otterranno dalla merce rubata non sarà molto alto». Nessun sospetto. «Abbiamo una clientela selezionata e lo showroom non è aperto al pubblico - conclude Verzì -. In tredici anni non era mai capitato nulla di simile, ora comunque potenzieremo i sistemi di sicurezza». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

M.M.

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