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Sovizzo

Gli ibis eremita scelgono i colli vicentini per svernare

La foto pubblicata dal governatore Zaia su Facebook di Paolo Longo, ig @paolongo58
La foto pubblicata dal governatore Zaia su Facebook di Paolo Longo, ig @paolongo58
La foto pubblicata dal governatore Zaia su Facebook di Paolo Longo, ig @paolongo58
La foto pubblicata dal governatore Zaia su Facebook di Paolo Longo, ig @paolongo58

Karl ha raggiunto Agada a Sovizzo. L'aria vicentina, e soprattutto del paese, deve piacere molto agli ibis eremiti e così i due esemplari della rara specie si sono riuniti nella frazione di Montemezzo per passare l'inverno insieme. Agada, la più giovane, aveva già deciso di trascorrere le festività natalizie nella località sovizzese, ed è stata raggiunta da pochi giorni dalla "sorella" Karl. La notizia è stata diffusa sui social anche dal governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha scritto sulla sua pagina social che i due animali eremiti sono sul colle di Montemezzo, evidenziando che si tratta di una specie rarissima e in via d'estinzione.

Gli ibis eremiti sono i benvenuti a Sovizzo e spesso capita che gli stessi residenti vadano a fotografarli o a filmarli, ma a distanza, per non disturbarli o spaventarli. Erano già passati un anno fa e, adesso, sono tornati. Karl e Agada sono stati localizzati dai volontari della squadra di soccorso Mb Migration "Bentornato Ibis", un'organizzazione di tutela ambientale che monitora gli spostamenti di questa specie. Gli ibis del progetto di ripopolamento che è finanziato dall'Unione europea, sono tutti dotati di un trasmettitore gps collocato nella parte inferiore della schiena il quale, grazie al tracciamento della posizione, monitora i loro spostamenti e permette di seguirli. «Manca la terza "sorella", Luna - afferma il volontario Dino Pianezzola -: l'esemplare ha appena lasciato l'ex aeroporto militare di Boscomatico, a Verona, e speriamo che possa raggiungere il resto della famiglia a Sovizzo. Noi terremo monitorata la sua rotta per sapere dove si dirige».

 

 

La specie degli ibis eremiti risulta estinta dall'Europa centrale dalla metà del 17° secolo, principalmente a causa dell'abbattimento. Oggi la specie è considerata a livello mondiale "a grave rischio di estinzione". Ma non solo l'ibis era, una volta, considerato il simbolo delle Alpi e venerato, nell'Antico Egitto, come un dio. Thot, l'ibis appunto, era la divinità preposta alla scrittura, i geroglifici. Qualche anno fa è iniziato un progetto finanziato dall'Unione Europea per la sua reintroduzione nei cieli di Austria, Germania ed Italia.

Antonella Fadda

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